Domenico Manzo, abiti ritrovati non sono dell’uomo scomparso
La scomparsa di Domenico Manzo, l’uomo 69enne scomparso l’8 gennaio dello scorso anno, nel giorno del compleanno della figlia Romina, continua ad essere un vero e proprio rompicapo. Nei giorni scorsi si era accesa la speranza di poter giungere ad un piccolo indizio, un tassello in più nel giallo dell’uomo sparito nel nulla, ma anche questo sembra essere sfumato. Come spiega Il Corriere del Mezzogiorno, infatti, i carabinieri avevano ritrovato nella zona della ferrovia dismessa dove fu visto Domenico Manzo per l’ultima volta, alcuni abiti. Una maglia, un paio di pantaloni ed un calzino. In un primo momento si era ipotizzato che quei vestiti appartenessero proprio all’uomo scomparso.
Tuttavia gli indumenti rinvenuti non sarebbero di Domenico Manzo. A confermarlo in caserma sono stati i figli Romina e Francesco chiamati a consegnare una foto con gli abiti che il padre indossava la sera della sua sparizione. Nel frattempo i militari hanno ripreso le ricerche nell’area dove le telecamere di sorveglianza ripresero Domenico la sera in cui di lui si persero le tracce, registrando strani movimenti di auto. Per la sua misteriosa sparizione risultano ad oggi indagate tre persone: la figlia Romina, l’amica di quest’ultima, Loredana Scannelli e l’ex fidanzato dell’amica, Alfonso Russo, a sua volta amico degli figli di Domenico Manzo.
Le richieste dei figli di Domenico Manzo agli inquirenti
Le ricerche degli ultimi giorni nel luogo in cui fu visto per l’ultima volta Domenico Manzo, la vecchia stazione ferroviaria di Prata di Principato Ultra, piccolo comune dell’Irpinia, avevano fatto ipotizzare la ricerca in corso del corpo del 69enne. In realtà i carabinieri avevano concentrato la loro attenzione su dei vestiti sospetti. La sera della scomparsa Domenico Manzo disse di voler uscire per fumare una sigaretta dopo una presunta lite con la figlia, mentre in casa si festeggiava il suo compleanno. All’epoca indossava un pantalone beige con scarpe scure e un giubbotto bianco.
Dopo aver smentito che gli abiti trovati appartenessero al padre, i figli avrebbero chiesto agli inquirenti di eseguire degli accertamenti anche sul cellulare al fine di localizzarlo e capire se possono emergere elementi importanti ai fini delle indagini in corso. Come più volte segnalato dalla figlia Romina, il telefonino del pensionato sembra essere ancora attivo. A quanto pare risponderebbe ancora la segreteria telefonica dopo i numerosi mesi di scomparsa, aspetto che sembrerebbe alquanto strano ai suoi stessi familiari.