Dall’8 gennaio 2021, Domenico Manzo è una persona scomparsa. Dell’uomo, pensionato 69enne residente a Prata di Principato Ultra (Avellino) si sono perse le tracce quel giorno, durante la festa di compleanno della figlia Romina che si teneva nella loro abitazione. La giovane è attualmente indagata per l’ipotesi di sequestro di persona, con lei altre tre persone, iscritte per favoreggiamento e false dichiarazioni a pm: due amici e la madre di uno di loro. La figlia di Domenico Manzo è tornata davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? per ribadire la sua estraneità ai fatti e per chiedere che si faccia luce sul giallo.
Intervistate anche le due sorelle di Domenico Manzo, che sottolineano una loro convinzione: “Qualcuno, qualche adulto, deve aver contribuito a nascondere nostro fratello“. A detta delle due donne, ammessa una eventuale responsabilità dei giovani indagati sarebbe impossibile credere che possano aver fatto tutto da soli. Ad oggi, il corpo di Domenico Manzo non è stato ancora ritrovato e sono tanti i punti oscuri nella vicenda. Il mistero del 69enne scomparso si sarebbe consumato in pochi minuti quando, uscito di casa a piedi la sera dell’8 gennaio 2021, di lui si sarebbero perse misteriosamente le tracce.
La figlia di Domenico Manzo continua a dirsi estranea alla scomparsa: “Non ho fatto del male a mio padre”
Proprio poche ore fa, nel corso della diretta di Chi l’ha visto?, la figlia di Domenico Manzo è intervenuta ai microfoni della trasmissione portando avanti la sua posizione di estraneità rispetto alle contestazioni in sede di inchiesta. La giovane risulta indagata insieme ad altre tre persone (un ragazzo, una ragazza e la madre di quest’ultima) e a carico di queste ultime sarebbe formulata l’ipotesi di favoreggiamento e false dichiarazioni al pm. Più pesante il reato ipotizzato per Romina, figlia del 69enne scomparso in circostanze misteriose, iscritta nel registro degli indagati per sequestro di persona.
“Precisiamo che indagato non significa colpevole“, ha sottolineato l’avvocato della giovane, Federica Renna, sottolineando la necessità di cautela alla luce della complessa e delicata attività investigativa in corso per risolvere il giallo di Domenico Manzo,che tutti chiamavano Mimì. “Ho capito realmente chi sono gli amici e chi no – ha detto la figlia Romina tra le lacrime –. Non bisogna fidarsi di nessuno, solo di se stessi (…) Non voglio che le persone pensino che io sia una cattiva ragazza e che abbia fatto del male a mio padre, pensano che io c’entri qualcosa, che io so, ma non so niente“.