Il ricordo del grande Domenico Modugno a Polignano a Mare con un evento ad hoc è stato ricordato oggi a Estate in diretta. La serata in programma si chiama non a caso “Meraviglioso Modugno”. A prendere la parola, in collegamento dalla cittadina pugliese è stata Maria Cristina Zoppia, direttore artistico dell’evento: “Pensiamo alla condivisione e al fatto che quest’anno saremo leggermente migliori rispetto al passato. Siamo qui per riconoscerci in un progetto di vita” vicino proprio a Modugno.



Tra gli artisti che prenderanno parte alla serata, ci sarà Brunori Sas che ha commentato: “mi lancio con incoscienza su due pezzi classici come Vecchio frac. Sono contento di farlo con un approccio gioioso. Modugno cantava con felicità anche i temi amari”. La mamma diceva che lui sarebbe stato l’erede di Modugno, lui ha commentato ironico: “Se ci crede mia madre ci devono credere tutti!”. Tra le altre voci che omaggeranno stasera Modugno anche Diodato che canterà due canzoni del grande repertorio dell’artista pugliese tra cui Meraviglioso. “Ha condizionato tantissimo il mio modo di scrivere. Sin da ragazzino guardavo Modugno, credo sia stato un punto di riferimento sin dall’inizio”.



Domenico Modugno, l’omaggio a Estate in diretta

Tanti gli ospiti anche in studio che hanno voluto commentare la grande rivoluzione di Domenico Modugno, a partire da Enrica Bonaccorti che ha ricordato commossa: “Io mi sento Modugno dentro l’anima e il cuore. Lui riusciva a dare energia a tutto, anche al dolore, lui riusciva a farlo arrivare in questo modo ed è qualcosa che noi non abbiamo più trovato. Lui era una batteria esterna per tutti noi che lo abbiamo ascoltato e vissuto, come me”. Pensando alla sua giovinezza ha ricordato: “è stata la mia prima compagnia di teatro e ci si conosceva tanto. Pensa che meraviglia avere questa esperienza a 19 anni. Gli facevo leggere le cose che scrivevo in camerino”. La Bonaccorti ha ancora svelato rispetto a Modugno: “lui odiava le bugie, divideva le persone in anime bianche e anime nere, quelle bianche non dicono bugie, quelle nere sì”.



Ad intervenire anche Roberto Ciufoli: “è una rivoluzione. Sul gesto e sul linguaggio del corpo faccio uno studio da anni, Modugno ci ha comunicato quella grandissima energia quando gesticola. è un abbraccio, una liberazione”. La Bonaccorti ha spiegato come è nata La Lontananza: “Queste parole sono sul mio diario dei 14 anni”, ha spiegato. “Avremmo potuto farne altre 30 canzoni insieme perché con Mimmo avevamo una grande complicità”.