Domenico Modugno e le sue canzoni al centro della puntata speciale di Techetechetè Superstar. A 25 anni dalla scomparsa, la Rai ha voluto omaggiare e celebrare il grandissimo cantautore che con la sua voce e le sue interpretazioni uniche hanno incantato non solo il pubblico italiano, ma anche internazionale. Un’artista completo a 360°, non solo cantante e cantautore, ma anche attore, politico, comico, rumorista. Un genio assoluto della canzone italiana che con “Volare” ha fatto sognare il mondo. Come non ricordare la sua esibizione a Sanremo, considerata ancora oggi una delle migliori della storia del Festival. Una carriera in parte legata anche a quella di Tony Renis con cui ha condiviso un Sanremo. Non solo, durante lo speciale spazio non solo alle canzoni simbolo della straordinaria carriera di Modugno, visto che il pubblico ha potuto ammirare il cantante nei panni Cyrano con Catherine Spaak, al fianco di Delia Scala. A ricordarlo anche la testimonianza di Simone Cristicchi che ha parlato di come Modugno abbia combattuto per la chiusura del manicomio di Agrigento.
TECHETECHETE’ SUPERSTAR CELEBRA DOMENICO MODUGNO
Un bellissimo omaggio quello che la puntata di Techetecheté Superstar di questa sera fa a Domenico Modugno. Uno dopo l’altro, sono proposti tutti i più grandi successi di uno dei pilastri della musica italiana. Tra tanti “Nel blu dipinto di blù”, che ha dietro una storia molto affascinante. L’ha raccontata sua moglie Franca Gandolfi in un’intervista rilasciata Il Giornale: «Alla base ci sono i quadri e lo stile di Marc Chagall. – ha ammesso la donna, oggi 87enne, per poi continuare – Migliacci chiese a Mimmo: che ne dici di fare una canzone sugli uomini che volano in cielo? Da lì nacque tutto. – poi, d’improvviso, l’illuminazione – Però il risultato non convinceva Modugno finché, dopo una terribile notte con un grande temporale, gli venne il ritornello volare oohh oooohh. La presentarono al Festival di Sanremo». (Aggiornamento di Anna Montesano)
Domenico Modugno al centro di uno scandalo familiare
Sono già trascorsi 25 anni, ma Domenico Modugno sembra ancora presente nella vita di tutti gli appassionati di musica. Lo scorso 6 agosto si è ricordata la scomparsa del cantautore, icona storica della musica del nostro Paese e anche al centro di un piccolo/grande scandalo familiare. L’artista infatti riuscirà a tenere lontano dai riflettori il figlio Fabio Camilli, nato dalla sua relazione segreta con Maurizia Calì e coetaneo del figlio Marcello. Un’ombra che tuttavia non guasterà l’affetto che lo ha sempre legato agli italiani, che di contro lo hanno appellato in svariati modi. Da Mr Volare per via di quella sua celebre hit con cui riuscirà a incantare il mondo fino a Il siciliano del Salento, grazie ai tanti brani in dialetto tradotti nel libro di Mimmo Mollica. Tanti dettagli che fanno di Domenico Modugno il protagonista perfetto di Techetecheté Superstar, in onda su Rai 1 nella serata di oggi, domenica 10 agosto 2019. Mimmo, come è sempre stato chiamato dagli affetti più cari, ha avuto il merito di togliere fiato persino a Pier Paolo Pasolini e Ennio Morricone che lo scelsero per musicare i titoli di testa del film del ’66 con Totò e Ninetto Davoli, dal titolo Uccellacci e Uccellini. La sua energia e la sua personalità erano ben note già in quegli anni, così come le vesti virtuali che lo vedevano a volte autore di canzoni, altre politico e persino attore. Un vero genio della musica che non esiterà anche a incidere Piange…il telefono, il singolo del ’75 cantato con Francesca Guadagno e che Lucio De Caro trasporrà nel film omonimo quello stesso anno. “Per scommessa”, ammetterà in seguito a Gino Castaldo de La Repubblica spiegando il motivo di quella sua creazione.
Domenico Modugno, nel blu dipinto di blu (Volare) e gli altri suoi successi
Nel blu dipinto di blu (Volare) sarà forse la pietra miliare con cui Domenico Modugno verrà ricordato anche nei secoli avvenire. Un brano che interpreterà per la prima volta nel ’58 al Festival di Sanremo e con cui riuscirà a conquistare subito il cuore di tutti gli italiani. In realtà il suo successo nasce ben prima, quando Eduardo De Filippo lo sceglie per il suo Filumena Marturano, un film che l’anno successivo regalerà a Mimmo la possibilità di entrare nel cast della Carica Eroica di Francesco De Robertis. Un periodo fortunato il Cinquanta italiano per il cantautore, che di lì a poco sposerà la moglie Franca Gandolfi e che sbarcherà in radio con le sue ballate dialettali. Persino prima che nel Sessanta venga colpito da un incidente, riuscirà a vincere Sanremo per la seconda volta con Piove e il secondo posto l’anno successivo con la sua Libero. Modugno però non si ferma, continua a accavallare impegni su impegni, a correre in diverse parti del mondo. La trombosi che lo colpirà proprio all’apice della sua carriera comporterà uno stop quasi definitivo, soprattutto per quanto riguarda le terribili conseguenze su motorietà e capacità di linguaggio. L’artista comunque continuerà a darsi da fare, scegliendo però alla fine degli anni Ottanta di dedicarsi alla politica. La musica non la abbandonerà mai, come dimostra l’ultimo concerto del ’93 nella sua Polignano a mare, per una tre giorni in cui interverranno 80 mila persone.