Domenico Romeo, l’omicidio della madre ad opera del padre
La storia di Domenico Romeo è stata raccontata su7 del Corriere della Sera. E’ una storia di grande dolore che parte dalla sensazione di freddo alla tempia quando aveva appena 5 anni: è la sensazione della pistola che il padre gli puntò contro mentre urlava contro la madre. “Non ricordo quanti secondi durò, ricordo che fu un’eternità”, dice oggi, 25 anni dopo quel giorno drammatico. Quell’episodio ebbe delle importanti conseguenze: da allora Domenico è dislessico. Ma purtroppo non fu l’unico. Suo padre è Natale Romeo, piccolo imprenditore di Siderno (Reggio Calabria). Un padre padrone che era solito sfogare i problemi di lavoro in casa, sulla famiglia. I ricordi sono crudi e fanno ancora male, come le botte a mamma Tiziana: “Mio padre picchiava mia madre, però mia madre diceva che dovevo voler bene a mio padre”. La donna non lo denunciò mai, pur di salvare l’onore. Poi la separazione fortemente voluta, quasi pretesa dai genitori di Tiziana. Una decisione che fece crescere ancora di più la rabbia in Natale, fino a quel 4 settembre 2004, giorno che Domenico Romeo ricorda molto bene.
Quello era anche il giorno di festa del patrono di Porto Salvo. Quel ricordo resta indelebile nella mente di Domenico Romeo: “Mia madre ci venne a prendere a casa di mio padre. Mio padre scese in strada, mia madre in auto, una Punto bianca. Cominciarono ad urlare, io dietro, stavo caricando i libri di scuola nel bagagliaio. Vidi mio padre che stese mia madre sui due sedili anteriori, poi tre colpi. Pensavo fosse la lupara giocattolo di mio fratello, invece no, guardai avanti, vidi la testa di mia mamma che sanguinava, il buco del proiettile sulla guancia”.
Come vive oggi Domenico Romeo: la moglie e la fede
Domenico Romeo ha 13 anni quando suo padre uccide la madre a colpi di pistola. “Non ucciderci”, urla all’uomo diventato un assassino. Inizialmente il padre insegue entrambi i figli, poi si arrende. Mamma Tiziana muore a 35 anni. Domenico ed il fratello Luigi, orfani di femminicidio, crescono con i nonni mentre il padre è nel carcere di Lucca. Tre anni fa, muore anche lui. Sebbene non abbia partecipato al funerale del padre, Domenico ha chiesto pace per la sua anima: “Ho perdonato la sua anima, ma non ho perdonato il fatto che mi ha tolto mia madre, era la cosa più preziosa che avevo”, ha commentato. Durante il carcere il padre gli scrisse decine di lettere, tutte conservate ma mai lette. “Forse un giorno sarò pronto per aprirle”. Dice. Ma oggi non è ancora quel giorno. Ripensando alla madre ha aggiunto: “Era bellissima mentre suonava, è il ricordo più dolce che ho”. Domenico della donna che lo ha messo al mondo conserva con cura il suo diario.
E’ tra quelle pagine che Tiziana, mamma di Domenico Romeo racchiuse i momenti più belli dopo la nascita del figlio. Purtroppo, in quelli più belli del giovane la madre non c’è mai stata. A 19 anni Domenico ha conosciuto Nancy, la ragazza che ha sposato pochi giorni fa: “stiamo insieme da 11, è una donna meravigliosa, me l’ha mandata mia madre dal cielo”. Oggi ha 31 anni e sta per diventare commercialista. Nonostante sia un uomo felice, soffre ancora per il suo passato. Il suo obiettivo? Combattere la violenza, “Perché la violenza è dentro di noi, e per combatterla serve partire da noi stessi”, dice. Lui ha iniziato a farlo dai piccoli gesti, come smettere di bestemmiare. Non farlo più, ha ammesso, “È come salvare mia madre, lei non voleva che lo facessi, quando andavamo in chiesa voleva che prendessi la comunione”. Adesso invece ha ritrovato la fede e presto diventerà padre: “Se nascerà femmina, la chiamerò Tiziana, sarà come rinascere”.