Domenico Russo, ecco chi è l’uomo della scorta che proteggeva il generale Carlo Alberto dalla Chiesa
Domenico Russo è stato uno degli agenti della scorta che proteggeva il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Poliziotto di origine campana, morì per mano della mafia, all’età di trentadue anni, nella strage di via Carini, che coinvolse appunto il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela Setti Carraro. Era il 3 settembre 1982, quando il poliziotto viaggiava nell’auto che seguiva il generale e la moglie nella A112 guidata dalla donna. Improvvisamente, una BMW affiancò la A112 e le raffiche di Kalashnikov AK-47 travolsero mortalmente marito e moglie, mentre Domenico Russo dovette fronteggiare un altro pesantissimo attacco, scagliato da una moto guidata da Pino Greco “Scarpuzzedda”, che riuscì a ferirlo profondamente.
Per Domenico Russo iniziò una straziante agonia senza via di ritorno. Un’agonia che terminò dodici giorni dopo all’ospedale di Palermo, dove si spense definitivamente. Per il suo omicidio, furono condannati all’ergastolo Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci.
Domenico Russo, l’onorificenza concessa dalla Repubblica Italiana dopo la strage di Via Carini: “Mostrò profonda abnegazione e coraggio”
Per riconoscere il suo impegno ed il suo prezioso contributo, al poliziotto Domenico Russo sono state dedicate diverse strade nel Comune di Palermo, oltre ad essere ricordato ogni anno, il 21 marzo, nella Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera dalla rete di associazioni contro le mafie. Per la sua profonda abnegazione Domenico Russo ottenne inoltre una Medaglia d’oro al valor civile, prestigiosa onorificenza concessa dalla Repubblica Italiana per “premiare atti di eccezionale coraggio” come il suo.
Il poliziotto infatti “assolveva al proprio compito con sprezzo del pericolo e profonda abnegazione […] e tentava di reagire al fuoco degli aggressori nell’estremo eroico tentativo di fronteggiare i criminali, immolando così la vita nell’adempimento del dovere. Palermo, 3 settembre 1982..”. Parliamo di Domenico Russo, il nome di un uomo che ha assolto il suo compito fino all’ultimo dei suoi istanti, il nome di un eroe in divisa che non può proprio essere dimenticato.