Successo italiano in Val Gardena con Dominik Paris, fuoriclasse azzurro che trionfa nella Saslong, che torna “in Italia” dopo 22 anni. “Questa vale veramente tanto e stavolta mi sono emozionato anche io” racconta al Corriere della Sera. “Sapevo che con un buon giro potevo essere veloce, già dalle prove. Ma quando ho tagliato il traguardo e ho visto che ero davanti a tutti non potevo crederci: è stata una sorpresa”. La vittoria è giunta lì dove non era mai arrivata: “Sono stato anche fortunato, ha nevicato ed è caduta pioggia. La neve era molto diversa da quella secca e artificiale che trovavamo in Gardena negli anni scorsi. Così ho avuto più fiducia, mi sono preso la calma per interpretare la pista, i salti e soprattutto la parte del Ciaslat” spiega.



Paris è ora nella top 3 dei migliori discesisti di sempre con Klammer primo a quota 25. “Ai numeri non ci penso. Sono felice per essere tornato così dopo una stagione, come quella passata, in cui avevo faticato tantissimo in discesa. Quando non giri devi pensare alle soluzioni, non mi aspettavo di trovarle così presto. Quanto alle nostre ragazze, Sofi, Federica, Marta sono fortissime” racconta ancora.



Paris: “Ritiro? Non avrei potuto chiudere così male”

Nonostante i momenti difficili, Dominik Paris non ha mai pensato al ritiro, come rivela al Corriere della Sera: “Non avrei mai potuto chiudere così male. Sentivo dentro la voglia di continuare, ho cambiato gli allenamenti per adattarli all’età e al fisico e ho trovato nuove motivazioni. Come testa sono più forte di prima”. Vincere a 34 anni non è semplice: “È una vittoria molto più emozionante e diversa dalle altre, quello sì. Per tutte le difficoltà che ho vissuto“. E l’impresa è valsa allo sciatore azzurro anche i complimenti di Kilde e Odermatt: “Due grandi, erano felici per come sono tornato a sciare, e mi hanno reso felice. Per un “vecchietto” come me è un onore ricevere complimenti da loro”.



Ora, in testa non può non esserci Milano-Cortina 2026. Paris, però, non sa ancora cosa farà: “La testa dice di sì, bisogna chiedere al fisico, vedere come risponde. Se continuo a sciare così ci sono buone possibilità”. Nei momenti più difficili, Dominik ha potuto contare sul supporto della moglie Kristina e dei figli Niko e Lio ma non solo: “È difficile fare una lista, tutti mi hanno dato la spinta per insistere, anche gli sponsor. Io mi sono preso tempo per capire come cambiare, e ho fatto bene”. Nel frattempo, lo sciatore prosegue anche la sua carriera musicale con i Rise of Voltage: “Quest’anno abbiamo partecipato a due Festival, ci divertiamo e stiamo lavorando per incidere un nuovo disco. La musica mi aiuta a buttare fuori lo stress che porta lo sci, in termini di impegni, sacrifici e preparazione”.