Non era mai successo nella storia del ciclismo che due corridori sloveni fossero in testa al Tour de France. Alla vigilia della cronoscalata del penultimo giorno del Tour de France 2020 Primoz Roglic ha 57 secondi di vantaggio su Tadej Pogacar, il quale pure risulta leader della classifica dei giovani. I riflettori dunque a un passo dall’arrivo di Parigi sono solo per loro due. Primoz Roglic dopo tutto è corridore esperto che già l’anno scorso si era messo in evidenza al Giro d’ Italia cogliendo un importante terzo posto: in questa edizione del Tour poi sta approfittando della forza e solidità del suo team, la Jumbo Visma. Diverso è il caso invece di Tadej Pogacar che a soli 21 anni ha già conquistato un terzo posto alla Vuelta del 2019 e che in questa edizione del Tour ha già fatto sue due frazioni. Sarà dunque un duello epico tra questi due protagonisti ad animare il gran finale di questo Tour de France 2020. Per parlare di questa nuova per così dire “dittatura slovena” alla Grande Boucle abbiamo sentito Gilberto Simoni: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Tour de France dittatura slovena, quali sono i motivi di questo fenomeno inedito nel ciclismo… Bisogna dire che tanti ex corridori professionisti sloveni hanno lavorato bene nel loro paese sono nati così corridori forti come Roglic e Pogacar. Lo stesso stato sloveno ha molto interesse per il ciclismo che ha trovato da queste parti un posto ideale per esprimersi.



Roglic verso il successo finale: quali sono i suoi meriti, la sua forza? Roglic è un ciclista che per le sue caratteristiche tecniche e anche mentali è adatto alle corse a tappe come stiamo vedendo in questo Tour.

Quanto conta la squadra nella sua leadership attuale? Molto lo sta aiutando a mantenere la sua leadership, a fare il massimo.

Dove ha vinto il Tour finora, la cronoscalata finale potrebbe essere un’insidia per lui? Diciamo che s’è costruito la vittoria al Tour giorno per giorno. Non credo poi che la cronoscalata possa essere un pericolo per lui.

Pogacar, la novità, se lo aspettava già a così alti livelli? E’ un po’ di tempo che i corridori giovani esplodono molto presto. Non so se questo sia una cosa così positiva. Pogarac sta dimostrando di essere un grande corridore.



Quante possibilità ha ancora di vincere il Tour? Do a Roglic il 90% di possibilità, a Pogacar il 10%. Peccato per Pogacar aver perso quel minuto di distacco da Roglic.

E’ lui il futuro del ciclismo mondiale? C’è lui ma non solo lui, c’è Bernal, ci sono tanti corridori giovani che si stanno mettendo in evidenza.

Potremo mai vedere questi due campioni correre nella stessa squadra? No meglio di no, si perderebbe anche il fascino della loro rivalità così bella.

A quali corridori del passano assomigliano Roglic e Pogacar? Difficile dirlo, per Pogacar ad esempio dovremo aspettare i prossimi anni ancora.

Come li vede per il Mondiale di Imola? Quante possibilità avrà proprio Nibali al Mondiale… Magari chi arriva secondo ha più fame al Mondiale, ma non è detto che siano i corridori usciti dal Tour i favoriti. Ci saranno tanti possibili protagonisti a Imola. Per quanto riguarda Imola il percorso è duro e Nibali potrebbe fare molto bene. Il corridore siciliano ha le carte in regola per fare un grande Mondiale…

(Franco Vittadini)