Ospite di Oggi è un altro giorno, Ema Stokholma ha parlato della sua infanzia difficile a causa delle violenze subite dalla madre Dominique. «Sentivo una grande solitudine, così come mio fratello: ti senti incompreso, non capisci questo silenzio intorno da parte di maestri e assistenti sociali. Ti senti solo, cresci così e non ti fidi di nessuno», ha raccontato il volto tv: «La fortuna è stata che mia madre mi accusava di cose talmente assurde che io capivo che non ero io il problema. Mi accusava di andare a letto con mio padre. Avevo la consapevolezza che non ero io il problema, la salvezza è stata anche un po’ questa, l’avere la consapevolezza che non ero io in colpa».
Ema Stokholma ha poi aggiunto: «Io adoravo andare a scuola per stare con gli altri, lì mangiavo e bevevo, era un mio momento di felicità. Arrivavo anche prima a scuola». E ogni giorno con la madre Dominique era sempre difficile: «Le violenze avvenivano tutti i giorni: non ho ricordi di affetto, di carezze e baci sulla guancia. Erano violenze anche psicologiche. Io non sopportavo più». (Aggiornamento di MB)
Emma Stokholma e il rapporto difficile con la madre Dominique
Ema Stokholma, oggi ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno“, ha raccontato la sua difficile infanzia nel libro “Per il mio bene”. Morwenn Moguerou, vero nome della dj, è cresciuta con una madre violenta, Dominique: “Da quando avevo quattro anni ho conosciuto la violenza fisica. Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili”, ha raccontato a Silvia Toffanin nello studio di Verissimo. Ema ha raccontato che da bambina ha più volte cercato di scappare da casa ma la polizia la riportava sempre indietro. Nel salotto della Toffanin, la dj non ha risparmiato i particolari più duri: “Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”.
Ema Stokholma: “Non odio più mia mamma”
A 15 anni Ema Stokholma è scappata di casa ed è arrivata in Italia, dove viveva il padre: “Ho preso un treno da Parigi a Roma, e ho visto il sole, ho visto Roma. Avevo rubato i soldi a mia madre, organizzato la cosa, e sono andata, senza un piano effettivo. Antonio, mio padre, mi ha accolto bene, ma è stato difficile, non puoi costruire un rapporto dal nulla a quindici anni. Ho provato a dirgli cosa mi aveva fatto mia madre, ma non ho avuto un gran riscontro”, ha raccontato a Verissimo. Dopo essere scappata dalla Francia, Ema ha rivisto solo due volte la madre Dominique, morta tre anni fa: “Sono andata a trovarla per rispetto, nei confronti di mio fratello. Sono andata anche al funerale, ma solo per lui”. Oggi, a 37 anni, Ema Stokholma riguarda al suo passato e riconosce che la madre era una donna disperata e che non è stata aiutata da nessuno: “Io l’ho capita, non la odio più. Provo empatia”.