Don Antonio Mazzi si racconta ai microfoni di Domenica In, nel salotto di Mara Venier, dove ormai è di casa. “I nostri rapporti sono così miracolosi che diventano naturali”, racconta Don Mazzi a proposito del suo legame con la conduttrice. Nella puntata di oggi presenta il suo nuovo libro ‘Gesù uomo vero’, dove condivide punti di visti commuoventi. E poi un suggerimento per avvicinare i giovani alla Chiesa: “Mettiamo l’altare in mezzo alla Chiesa, facciamo la Messa con il pane e con il vino in mezzo alla Chiesa”, le parole di Don Antonio Mazzi.



In studio arrivano anche Andrea Roncato e Stefano Masciarelli, con cui Don Mazzi ricorda diversi aneddoti. “Queste amicizie rare fanno parte della storia umana”, commenta l’ospite di Mara Venier, che si rivede in alcune puntate di diverse anni fa, proprio a Domenica In: “Fare sette ore di tv autentica è straordinario”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



Don Antonio Mazzi, un messaggio di speranza per tutti

Il nome e il volto di Don Antono Mazzi sono certamente noti anche a chi non è credente grazie alla popolarità che è riuscito ad acquisire in Tv. In passato, infatti, è stato parte integrante del cast di “Domenica In“, ma ancora adesso non manca di comparire in veste di ospite non solo per raccontare alcuni lati meno conosciuti di sé, ma anche per dire la sua in merito a questioni importanti che riguardano l’attualità. Recentemente si è ad esempio espresso in maniera negativa in merito al concetto di “amore libero” che ha tenuto banco per gran parte dell’ultima edizione del “Grande Fratello Vip“.



Il sacerdote il prossimo 30 novembre compirà 83 anni, ma conserva la grinta di un ragazzino e ha sempre una parola buona nei confronti di chi è in difficoltà. La prima svolta nella sua attività è arrivata nel 1980, anno in cui arriva a fondare quella che è tuttora una struttura di cui può essere orgoglioso, la Comunità Exodus, nata per aiutare chi si trova in difficoltà, tossicodipendenti e non solo. Il prete è anche un educatore, oltre a essere un giornalista professionista, qualifica che ha guadagnato grazie alle collaborazioni con ‘La Stampa’, ‘Famiglia Cristiana’ e ‘Corriere della Sera’.

Don Antonio Mazzi: non solo un sacerdote, una buona parola per tutti

La Comunità Exodus è ormai da tempo un vero punto di riferimento per le persone che hanno bisogno di un sostegno psicologico e hanno la necessità di riprendersi dopo un periodo difficili. Tra le persone di cui Don Mazzi si è occupato in prima persona c’è Erika De Nardo, la ragazza che quando era ancora minorenne ha ucciso insieme al suo fidanzato di allora, Omar, la mamma e il fratellino. Lei è approdata qui già diverso tempo della fine della sua pena e ci è rimasta anche dopo, dimostrando di essersi pentita di quanto fatto.

E a testimoniare il percorso di recupero fatto da Erika è proprio il sacerdote: “A 35 anni Erika si è sposata, cercando di dentimentare i fantasmi del passato – ha detto lui in un’intervista a ‘Oggi’ -. Ha maturato la giusta consapevolezza sulla tragedia, quella che permette di continuare a vivere. Il padre è stato molto importante in questo processo”.

A lui era stato affidato anche Fabrizio Corona poco dopo la sua scarcerazione, ma il rapporto con lui non è stato del tutto sereno, al punto tale che il parroco lo ha definito “la più grande delusione della mia vita“.