Don Mazzi, “sono più padre che prete”

Don Antonio Mazzi parla di Exodus la sua fondazione nata a Milano nel 1984. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera parla di quella che è stata la sua vita, delle sue esperienze e anche di quello che la sua fondazione è riuscita a fare per oltre 200 ragazzi. All’età di 95 anni don Mazzi vive a stretto contatto con i ragazzi affermando di non sentirsi prete bensì padre, dice al Corriere della Sera che se si sentisse solo prete passerebbe il tempo a dire la messa e a confessare. Definisce la sua fondazione che compie 40 anni, «un sogno».



La fondazione nata nel 1984 è riuscita a ospitare circa 200 ragazzi e ragazze in 40 case che sono sparse in diverse zone dell’Italia, nel suo progetto don Antonio Mazzi ha coinvolto tantissimi giovani nei progetti di prevenzione alla povertà educativa. In occasione dei 40 anni della fondazione è stato fatto un raduno nazionale tenutosi a Peschiera del Garda che ha visto il sostegno del comune di Peschiera e anche di Gardaland. «Quaranta come gli anni in cui gli ebrei vagarono nei Sinai per salvarsi, quaranta come i giorni di digiuno e di tentazione di Gesù nel deserto». È nato da quei «viaggi salvifici», Exodus. Ed è nata come una parabola viva e itinerante», spiega con queste parole affidate al Corriere della Sera cosa sia Exodus per don Antonio Mazzi.



Don Mazzi, Exodus e la vocazione da prete

Don Antonio Mazzi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ripercorre i 40 anni della sua fondazione Exodus, di come tutto è iniziato, dei traguardi raggiunti, ripercorre anche i momenti difficili della sua infanzia, quello che lo ha portato a diventare un prete e a tal proposito racconta al Corriere della Sera che lui si è sempre sentito più padre che prete. Per festeggiare i 40 anni della sua fondazione nata nel 1984 si è tenuto a Peschiera del Garda un raduno nazionale sostenuto dal comune di Peschiera e anche da Gardaland.

Don Mazzi spiega anche che il raduno è un momento di condivisione, un’occasione per stare tutti assieme educatori e ragazzi. Durante l’intervista ripercorre gli anni difficili della sua infanzia quando a soli 13 mesi perse il padre e rimase solo con la madre che per vivere portava avanti lavori di ricamo mentre lui andò in una scuola di preti. La vocazione gli venne in occasione di un’alluvione del Po quando andò con i vigili del fuoco per soccorrere dei ragazzi rimasti da soli, in quel momento pensò che avrebbe dovuto fargli da padre e l’unico modo era quello di diventare prete. Parlando delle origini di Exodus afferma che inizialmente quando nacque, il 25 Marzo del 1985, erano solamente 13 ragazzi e 5 educatori che con i camper e le tende giravano l’Italia.