Don Antonio Mazzi, ospite di Domenica In da Mara Venier in collegamento da casa, commenta l’attuale situazione da Coronavirus. “Neanche la guerra c’entra niente con questo fatto che si diffonde in una velocità bestiale” – dice Don Antonio che, parlando della gravità di questo virus precisa – “in due mesi è arrivato nell’isola sperduta nel mondo”. Don Mazzi poi si lascia andare ad un profonda riflessione: “questa è una cosa che ha due aspetti: ha l’aspetto della tragedia, ma anche i semi di qualche cosa di buono che deve sorgere tra di noi: relazioni nuovi, modi nuovi di vivere insieme per un mondo nuovo. Dopo questo fenomeno dobbiamo ricostruirci e ritrovare la cosa che abbiamo perso dentro noi stessi, anche il peggiore dei uomini”. Poi parla dell’urbis et orbi di Papa Francesco: “una cosa simile credo che in 2000 anni non sia mai accaduta, non solo perchè la solitudine a Piazza San Pietro vuota, un Papa che prega da solo, ma perchè finalmente questo Papa è un padre non è un pontefice, è uno che il cuore più grande del vestito che ha addosso e delle “cariche” che gli hanno dato. Finalmente è un Padre e che parla come parlo io”.(aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Don Antonio Mazzi: “stiamo facendo le mascherine contro Coronavirus”

Don Antonio Mazzi è uno dei primi ospiti in collegamento con Mara Venier nella nuova puntata di Domenica In. Una puntata fatti di collegamenti per via dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. La conduttrice saluta il suo grande amico e confessa: “mi servirebbe proprio uno dei tuoi abbracci, come sappiamo noi” e poi precisa “oggi non voglio piangere”. In collegamento Mazzi racconta come sta trascorrendo questo momento tragici con i suoi ragazzi nella comunità: “mai come in questo periodo i ragazzi sono bravi e poi devo dire ero sempre preoccupato visto che ho ragazzi difficili, ma pensa che vicino la Basilicata ci siamo messi in testa di fare le mascherine per le vie respiratorie, lavorano 24 h su 24 h”. La Venier “30 anni fa ho cominciato ad essere la zia dei tuoi ragazzi quando sono venuta a Milano” con Don Mazzi che dice: “me lo ricordo bene, è esplosa una reazione talmente forte che ha permesso sia a te che a noi di essere una coppia che crea serenità”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Don Antonio Mazzi: lotta al coronavirus come contro la droga

Don Antonio Mazzi ospite in collegamento video di Mara Venier a Domenica In. Questo pomeriggio, domenica 29 marzo su Raiuno, l’educatore e attivista veronese torna a parlare dell’emergenza coronavirus, ma anche del fenomeno droga che non accenna a fermarsi in alcun modo. Nell’ospitata di Don Antonio Mazzi, dunque, si affrontano temi molto delicati e importanti, anche se come al solito sono previsti anche momenti di leggerezza e divertimento. In queste settimane così complicate per l’intero paese, Don Antonio Mazzi non si è tirato indietro dal commentare una situazione definita “un disastro senza precedenti“. Sul settimanale Oggi l’educatore veronese aveva evidenziato i problemi legati al traffico di droga, una delle principali battaglie di Mazzi. Insomma una situazione che resta delicata e da tenere in considerazione, nonostante l’emergenza coronavirus.



Don Antonio Mazzi ospite da Mara Venier a Domenica In

Tra i tanti ospiti di Mara Venier a Domenica ritroviamo Don Antonio Mazzi. Il classe 1929 è chiamato ad esprimersi su temi sociali purtroppo sempre attuali come tossicodipendenza, educazione, famiglia, emarginazione e inevitabilmente l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Nei giorni scorsi aveva già espresso le sue preoccupazioni in merito, oggi, domenica 29 marzo, si appresta a lanciare un nuovo appello attraverso un video collegamento con Domenica In. “La preoccupazione c’è perché se da una parte abbiamo le autorità che lanciano continui moniti per proteggere la nostra salute, nei parchi aperti e nei giardini di Milano si continua a spacciare come nulla fosse e, ancor più grave, alcuni dei ragazzi che si appoggiano alle cinque comunità che abbiamo nei dintorni di Milano e al centro di ascolto in stazione centrale, ci hanno raccontato che gli affari per gli spacciatori vanno meglio di prima”, le sue parole della settimana scorsa.