Don Backy è stato ospite stamane negli studi di Storie Italiane. Il grande artista italiano ha aperto l’intervista, approfittando della presenza di un’altra cantante come Marina Occhiena, ricordando un aneddoto riguardante i Ricchi e Poveri: “Qualche anno fa sono stato da lei dopo averle telefonato e chiesto di poterla incontrare perchè nel 1970 abbiamo fatto l’ultimo dei Cantagiro che valesse la pena di fare, a Montesano terme, e c’erano anche i Ricchi e poveri erano in gara. La sera vennero da me – ha proseguito Don Backy – e mi proposero un’accoppiata facendomi sentire una mia canzone cantata a quattro voci, per dimostrarmi che potevamo cantare assieme. Io dissi che non dipendeva da me accettare che loro venissero a Sanremo con me, ma poi non se ne fece niente perchè la mia casa discografica mi piazzò con Gianni Nazario”.



“Io qualche anno fa sono andato da lei – ha continuato il cantante – perchè gli altri tre dei Ricchi poveri mi firmarono l’autorizzazione per mettere sul mio libro questa vicenda, quindi andai a casa sua e mi ha firmato l’autorizzazione”. Don Backy ha quindi risposto ad una possibile reunion del famoso primo clan di Celentano in cui vi era proprio Don Backy, Adriano Celentano, Ricky Gianco e Guidone. Don Backy ha teso la mano: “La reunion? Ha un orizzonte che ancora non si vede, forse deluderò moltissimi che auspicano questa reunion, ma non credo sarà possibile attuarla ma non per colpa mia, io sono disponibile”.



DON BACKY: “REUNION? NON SI PUO’ FARE UN’AMICIZIA PER STATUTO”

Quindi Don Backy ha proseguito: “Sarà impossibile, è un’idea che molti stanno sollecitando. Noi siamo stati il primo gruppo in Italia, il primo clan nato nel 1962. non si può fare un’amicizia per statuto. Ripeto, non succederà ma non per colpa mia, possiamo rincontrarci e parlare anche senza avere stampa, tv che vengano a conoscenza di questo incontro, anche io e Celentano soltanto solo per chiarire alcuni punti, lui mi direbbe i suoi perchè e io i miei. Quello che è accaduto fra me e lui è accaduto alla fine dei 5 anni e dopo che io ero l’unico rimasto nel clan originario, ho rispettato tutto ciò che c’era da rispettare, mentre da qualche altra parte non c’è stato questo rispetto verso persona e amico”.



“Le strade poi si sono divise – ha continuato Don Backy – per delle colpe che non sono state chiarite o qualcuno ha fatto finto che questo non sia avvenuto. Io sono qui capace di esercitare un pensiero positivo verso quanto accaduto. Dovrebbe avvenire quell’incontro auspicato ma ritengo che non ci sia il nullaosta dall’altra parte”. Roberto Alessi, in collegamento, ha aggiunto: “Celentano avrebbe bisogno di Don Backy che è un grande autore, è un gigante e credo che sia di grandissimo aiuto nella crisi autorale e profonda della musica italiana, anche per uno grande come Celentano. Dato che lì quella che conta è Claudia Mori, che è una manager strepitosa, le manderò un messaggio subito appena finito Storie Italiane”.