Dopo l’inchiesta di Pistoia che ieri ha portato allo scoperto un pusher nigeriano arrestato per aver spacciato e usato il confessionale della parrocchia di Vicofaro per nascondere la droga, ancora Don Massimo Biancalani torna suo malgrado protagonista della cronaca nazionale. Dopo l’arresto del migrante ospitato nella comunità di accoglienza, un altro ospite avrebbe minacciato il sacerdote per farsi consegnare denaro utile a comprarsi sostanze stupefacenti: «Mi ha minacciato con un coltello da cucina chiedendomi 50 euro – ha spiegato lo stesso don Biancalani ai giornalisti -. Ho chiamato le forze dell’ordine. Il giovane è nigeriano, ha 23 anni ed è senza documenti. Si è presentato qualche giorno fa in parrocchia e noi lo abbiamo accolto».
Risponde così a tono alle critiche mossegli da Matteo Salvini che giusto ieri, commentando l’arresto del migrante spacciatore, aveva ironizzato «Bel modello di ‘integrazione’, proprio un bell’ambientino, complimenti»: il sacerdote replica «È un ragazzo con dei problemi che andrebbe seguito da una struttura sanitaria. La parrocchia ospita ad oggi circa 130 immigrati, ma non sono criminali».
SALVINI REPLICA “SIAMO SU SCHERZI A PARTE”
Ebbene raggiunto in un secondo momento dall’Adnkronos, Don Massimo Biancalani rincara la dose contro il leader della Lega già diversi mesi fa attaccato prima contestando la politica dei “porti chiusi” di Salvini e poi intonando “Bella Ciao” al termine della Santa Messa nella parrocchia del Pistoiese. «Siamo dispiaciuti per questo episodio che ha coinvolto un giovane accolto nella nostra chiesa. Diamo ospitalità a tante persone abbandonate dalle istituzioni. Sono cose da condannare che però possono capitare. Su Salvini meglio che non mi pronuncio, stendiamo velo pietoso. Valutiamo querele nei suoi confronti», spiega ancora il sacerdote di Vicofaro contestando il commento velenoso di Salvini giunto ieri su Facebook, «Chissà se anche questo pusher era stato portato in piscina dal don».
Biancalani spiega poi che da quello che è emerso finora dalle indagini, «nel confessionale è stato trovato un telefono, uno smartphone ed un sacchetto. Non so altro. Per Salvini è la solita strumentalizzazione. E’ lui il principale responsabile di questa situazione perché con i suoi decreti ‘insicurezza’, di fatto, ha portato queste persone, che vivono in condizioni disastrose, a delinquere». Commento finale che poi spetta allo stesso leader della Lega che su Instagram riprende le parole di Don Massimo e attacca «Il prete toscano ha i clandestini che girano con la droga in parrocchia ma, minacciando querele, ha il coraggio di dare la colpa a me (casualmente!), perché – sentite bene: “Salvini è il principale responsabile, perché con i suoi decreti ha portato queste persone a delinquere. Benvenuti su “Scherzi a parte”!!!».