Sergio Del Prete, il 29enne di origini bielorusse che tentò, lo scorso 29 agosto, di investire don Antonio Coluccia rischia di finire a processo con l’accusa di violenza privata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale (quest’ultima relativa ad un altro caso che l’ha visto protagonista). A disporre il processo è stato il pubblico ministero di Tor bella Monaca, Antonio Clemente, che dopo una prima ipotesi di accusa di tentato omicidio da parte della procura, ha derubricato il caso per andare incontro al gip Paolo Scotto di Luzio che aveva fatto cadere l’accusa di omicidio. Lo stesso don Coluccia, dopo la sentenza del gip, aveva espresso il suo disappunto.
L’aggressione a don Coluccia
La vicenda relativa a don Coluccio accadde lo scorso 29 agosto, durante una delle ormai note ‘passeggiate della legalità‘ organizzate dal prete. Questi, infatti, è diventato famoso a Tor bella Monaca proprio grazie a queste passeggiate, organizzate con i comuni cittadini che manifestano contro lo spaccio di droga e l’illegalità. Un impegno, quest’ultimo, portato avanti per oltre 25 anni da sacerdote, che è diventato simbolo della lotta contro le mafie e l’illegalità nella Capitale.
Quella sera, però, don Coluccio venne affiancato a gran velocità da una moto, guidata da Del Prete, che dopo aver cercato di investirlo, pronunciando frasi che nessuno comprese, si era girato e aveva nuovamente puntato la moto contro il sacerdote. Grazie allo scudo che gli venne fatto dalla sua scorta riuscì ad uscirne fortunatamente illeso, mentre un agente venne ferito e l’altro aprì il fuoco contro Del Prete, che cadde dalla moto. Dopo una breve latitanza, poche settimane fa l’aggressore di don Coluccia era stato fermato durante un altro controllo in merito a segnalazioni su un ladro di biciclette nel quale lui diede in escandescenza, aggredendo gli agenti e tentando la fuga. Infine, la corsa di Del Prete è stata interrotta ed, ora, si attende l’avvio del processo a suo carico con l’accusa di violenza privata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.