Storie Italiane ha trattato stamane il caso di Don Felice Palamara, a Vibo Valentia, che ha rischiato la vita dopo che nel calice della messa di sabato scorso gli hanno messo della candeggina al posto del vino. Teresa, in prima fila sabato sera alla Messa, ha raccontato: “Alle 18:00 ha detto la messa e nel momento in cui doveva venire il vino, ha assaggiato un po’ il vino, poi è scappato nella sacrestia e la messa è stata interrotta per dieci minuti. Dopo di che è ritornato, con il viso di un cadavere, e ha dato la benedizione finale, e tutti siamo andati via”. Quello verso don Felice Palamara non è stato il primo gesto intimidatorio, mentre Romina Candela, presidente di un’associazione culturale della zona che si occupa di legalità ha ricevuto una lettera minatoria: “Mi hanno detto di smetterla perchè se no me l’avrebbero fatta pagare, facendo riferimento alle prossime amministrative”.



Di nuovo la fedele Teresa: “Sono 85 anni e ne ho visti di sacerdote, mai visto quello che ha fatto don Felice Palamara, disponibile con tutti, ti viene a trovare in ospedale, ti porta la spesa”. Don Felice in passato ha avuto un problema ai reni mentre studiava per diventare sacerdote, e in sogno gli è apparso don Mottola, padre del clero calabrese e beato, ed è stato beatificato proprio per aver guarito Don Felice dopo essergli apparso in sogno.

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