Don Luigi Ciotti ospite della prossima puntata di “Che ci faccio qui“, il programma di interviste condotto da Domenico Iannacone nell’access prime time di Rai3. Mercoledì 19 giugno 2019 tocca proprio al simbolo della lotta alle mafie raccontarsi ai microfoni del giornalista italiano. “Possibile che diverse migliaia di persone che hanno scelto il male, il crimine, debbano tenere in ostaggio un paese fatto di milioni di cittadini?” si domanda Don Ciotti che ha deciso di spendere la sua vita in una lunga battaglia contro la legalità arrivando a sacrificare anche la sua stessa libertà. Don Ciotti, infatti, è stato più volte minacciato di morte e da 30 anni vive sotto scorta. Simbolo della lotta a tutte le mafie, tra le tante cose Don Luigi Ciotti è fondatore del Gruppo Abele e Libera.



Don Luigi Ciotti: laurea honoris causa in Sociologia

Poche settimane fa l’attivista italiano è stato insignito presso l’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza di Roma della laurea magistrale honoris causa in Sociologia e management dei servizi sociali. Chi più di Don Luigi Ciotti, infatti, da più di trent’anni ha deciso di lottare contro le mafie e i soprusi stando dalla parte dei più deboli. Il presbitero subito dopo il ricevimento di questo prestigiosissimo riconoscimento ha voluto inviare un messaggio a tutti i futuri laureandi: “ai ragazzi che frequentano meravigliosamente questa Università che è un pezzo di storia del nostro Paese, l’augurio che posso fare è che siano capaci di riempire la loro vita di vita, di senso, di significato”. Parlando ai più giovani Don Luigi Ciotti ha parlando anche di politica e del problema del lavoro che affligge i giovanissimi e non solo. “Pensando a loro penso anche alla politica centrale, perché in questo momento in Italia ci sono oltre due milioni di giovani che hanno terminato la scuola e che non trovano lavoro. Questa è una società che si preoccupa dei giovani, ma non se ne occupa. Quindi chiediamo di prendere coscienza che l’Italia non può essere fanalino di coda degli investimenti per l’istruzione, la cultura e la formazione” ha detto l’attivista.



Don Luigi Ciotti: “il servizio sociale è oggi in forte crisi”

Non solo, Don Luigi Ciotti ha anche parlato di servizi sociali e di come oggi le cose siano peggiorate. “La dimensione del servizio sociale è oggi in forte crisi” ha detto il simbolo della lotta alle mafie precisando che in questa crisi a giocare un ruolo fondamentale è sicuramente lo scenario politico italiano. “Il servizio sociale è stato mortificato, lo dicono i dati, crescono emarginazione, fragilità e solitudine. L’istruzione e la conoscenza devono essere maestre del cambiamento” dice a gran voce Don Luigi Ciotti che ha sottolineato le fragilità presenti nei vari settori del nostro Paese e lanciando un appello affinché il bene comune diventi l’obiettivo da custodire ed alimentare da tutti gli individui.

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