Monsignor Luigi Negri è stato uno dei primi allievi del geniale sacerdote ed educatore, Servo di Dio don Luigi Giussani: la morte giunta nell’ultimo giorno dell’anno 2021 ha rappresentato un duro colpo per i tanti che hanno incontrato il cristianesimo e il movimento di Comunione e Liberazione grazie alla paternità della fede dell’arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, Don Luigi Negri.
Con un messaggio apparso sul portale online, il nuovo Presidente ad interim di CL Davide Prosperi ha ricordato il valore e l’importanza de testimonianza cristiana incarnata da Mons. Negri nei suoi 80 anni di vita. «La sua preferenza si è esercitata inizialmente nell’educazione di generazioni di giovani, che ha poi continuato a seguire fedelmente nello svolgersi, giorno dopo giorno, della loro vita adulta», scrive Prosperi ricordando la memoria di Don Luigi Negri. Come ha scritto oggi in esclusiva per il “Sussidiario” l’ex senatore Rocco Buttiglione, Don Negri è stato «un cuore pieno di entusiasmo per la scoperta di Gesù Cristo»: non solo, l’ex Ministro ricorda le parole utilizzate da Don Giussani per descrivere il suo alunno prediletto, «Giussani diceva: seguire per capire. Luigi ha seguito, è stato fedele alla compagnia per mezzo della quale Cristo gli è venuto incontro. È stato un discepolo intelligente ed attento: ha ascoltato ma ha anche risposto, ha arricchito con la sua testimonianza e la sua riflessione il cammino comune del Movimento di Comunione e liberazione. Giussani era grande perché accoglieva molti nel suo cuore e la sua genialità si arricchiva e continuamente era stimolata dal dialogo con loro. Luigi era uno di quelli che più e più creativamente a quel dialogo hanno partecipato».
IL MESSAGGIO INTEGRALE DI CL PER LA MORTE DI DON LUIGI NEGRI
Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale del messaggio che il Movimento di Comunione e Liberazione ha redatto per la salita al Cielo di Monsignor Luigi Negri:
Cari amici,
è con grande dolore e al tempo stesso con immediato sentimento di riconoscenza che ho appreso poco fa della salita al Cielo del nostro caro don Luigi Negri. Un altro mattone importante della nostra storia non se ne va, ma continua misteriosamente a costruirla come ha fatto in modo appassionato in tutti gli anni della sua vita.
Da quando è rimasto «travolto da giovane» dall’incontro con don Giussani, suo insegnante di religione al liceo Berchet di Milano, si è instancabilmente dedicato alla costruzione del movimento di CL con intelligenza e affezione. La sua preferenza si è esercitata inizialmente nell’educazione di generazioni di giovani, che ha poi continuato a seguire fedelmente nello svolgersi, giorno dopo giorno, della loro vita adulta. Ha così contribuito con dedizione a far crescere la nostra compagnia in tutta Italia come collaboratore stretto di don Giussani. In questa dedizione ha sempre obbedito, realizzando così nella sua vita le parole con cui soleva definire una delle caratteristiche dell’umanità del suo maestro: «L’umiltà è la virtù dell’obbedienza».
Tra le tante sue qualità, lo ricordiamo per la passione missionaria che non perdeva occasione di richiamare al popolo cristiano, e il fervore culturale che si è tradotto in una intelligente lettura della modernità alla luce dell’avvenimento cristiano. È stato appassionato difensore di quella fede che diventa cultura, secondo la definizione a lui congeniale che ne diede san Giovanni Paolo II: «Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta» ( Discorso ai partecipanti al Congresso Nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale: «Insegnamenti», V, 1 [1982] 131). Negli anni della sua maturità ecclesiale, rispondendo alla chiamata del pontefice, si è speso come fedele servitore della Chiesa di cui è stato vescovo ardente nella diocesi di San Marino-Montefeltro prima e Ferrara successivamente, mantenendo chiaro il riferimento alla propria origine nell’accoglienza di tutti quelli che incontrava.
Sono certo che i suoi insegnamenti e il suo temperamento vigoroso, che tanto ci hanno accompagnato per tutti questi anni, continueranno ad essere fattore di costruzione della Chiesa e della nostra storia nella memoria della sua amicizia.
Con affetto,
Davide Prosperi