I SEGNALI DELLA POSSESSIONE DEMONIACA: PARLA L’ESORCISTA DI MILANO DON GIANFRANCO MACOR

Don Gianfranco Macor è uno dei 9 sacerdoti che nella Arcidiocesi di Milano esercita ancora oggi il ruolo di esorcista, affidatogli direttamente dall’arcivescovo Angelo Scola nell’ormai lontano 2012: in una lunga chiacchierata con il “Corriere della Sera Milano”, don Macor racconta per bene in cosa consiste il suo lavoro e quanto dei “miti” raccontati sugli esorcismi non siano per nulla veritieri.



«Il mio è un servizio di consolazione per la persona che soffre. E la prima cosa è capire se possa trattarsi d’un problema psichiatrico o psicologico. In quel caso, la mando da uno specialista»: nella chiesa di San Tommaso in Via Broletto a Milano accoglie tutti, risponde al telefono e alle mail che ogni settimana arrivano, ma di “veri casi” di possessioni del demonio sono per fortuna molto pochi. «Molti psichiatri sono aperti verso di noi. Ma l’Ordine degli psicologi, no: chi di loro affronta il problema del demonio, potrebbe finire sotto processo», racconta don Macor ancora ai colleghi del “Corriere”.



Quello che è certo sono i segni dettati dalla Chiesa per capire se vi siano reali possessioni o presenze del maligno: in primo luogo, l’avversione al sacro è un primo elemento a cui stare molto attenti in quanto se la persona «La persona non riesce a pregare, a entrare in chiesa, al momento della comunione si sente bloccata, o bestemmia. Durante l’esorcismo ti grida ‘prete di m…a, chi credi di essere!’, oppure ti lusinga». Insomma, se la persona compie atti o gesti che di norma non saprebbe fare, o peggio usa lingue che non conosce, quello è un segno effettivo: con esso anche un uso della forza fuori dal comune, sebbene qui don Gianfranco predica sempre prudenza, «Nella mentalità di molti, passa l’idea che sia tutta e sempre colpa del demonio. Le fatture, le maledizioni, i riti. Ma quelle sono quasi sempre superstizioni, cose da Wanna Marchi». Pericolose le superstizioni ma non per questo da scambiare con il diavolo: insomma, serve stare sempre attenti in quanto la possessione è qualcosa di molto serio e tutt’altro che “folklore”:



DON MACOR: “MILANO E IL POTERE, DOVE È “ATTRATTO” IL DIAVOLO”

Il diavolo, come hanno ammonito lungo il loro Magistero sia Benedetto XVI che Papa Francesco, si erge nelle tentazioni quotidiane a noi tutti, gioca sulla fragilità umana: in alternativa, nei casi più gravi, «con vere vessazioni, che provocano disturbi notturni, senso d’oppressione, inspiegabili dolori fisici. O con ossessioni, che portano al disprezzo di sé e dell’altro, al desiderio del suicidio». Solo infine vi sono le possessioni, ma quelle sono molto rare certifica l’esorcista don Macor, secondo cui anche la “diceria” che a Milano regni il demonio è una delle tante “panzane” che si raccontano.

Si fa però serio quando spiega che di elementi pericolosi ve ne sono eccome anche nella metropoli lombarda: «una libreria in centro che fa corsi esoterici, migranti che hanno portato un mondo fatto di stregonerie, a Busto Arsizio c’è una scuola di sciamanesimo sudamericano». Fare attenzione agli ambienti “chiusi”, alle lobby per movimenti olistici (come lo Yoga) e così in generale con tutto quanto “promette” di eliminare Cristo e i sacramenti dalla vita dei cristiani “pentiti”: di esorcismi ne ha fatti tanti, ma di veri casi demoniaci non ne accadono per fortuna ogni giorno. Don Macor dice di non essere quasi mai spaventato durante le sedute, anche davanti a chi minaccia ogni volta di menarlo: «Non mi spavento. Perché io sono autorizzato dal mio vescovo e quindi ho la garanzia della protezione del Signore».

Tra ragazze che minacciano il suicidio, minori legati a giri di satanismi e pie donne che davanti ad una grazia non ricevuta si scatenano a favore del demonio, l’esistenza del diavolo c’è e viene confermata come un entità precisa, una persona, e non solo un “concetto” come si pensava anche nella Chiesa prima del Novecento. Quando gli viene chiesto però se Milano “attira” il diavolo, Don Macor si congeda con un dichiarazione tutt’altro che ben augurante: «diavolo nella politica? Compare una rete di neopaganesimo internazionale, più estesa, che va studiata. Sta sia a destra, sia a sinistra. Perché il demonio è intelligente. Milano è una città di potere. E chiunque comandi, gli interessa».