Don Maurizio Patriciello è stato intervistato stamane da Uno Mattina, in diretta su Rai Uno, in quel di Caivano. Tra gli abitanti del noto comune in provincia di Napoli, sono in corso degli sfratti che stanno creando una situazione di altissima tensione: “Per 35 anni questo quartiere è stato abbandonato a se stesso – le parole di don Maurizio Patriciello in collegamento – e da settembre è arrivato il governo su mia richiesta, stanno facendo cose belle ma la Procura ha chiesto lo sfratto di 250 famiglie che occupano la casa abusivamente. Fra queste famiglie ci sono persone molto povere ed onestissime che sono anche succubi di questo stato di cose e in questo momento abbiamo l’amministrazione comunale sciolta per infliltrazione mafiosa, abbiamo qui i commissari e un quartiere lasciato a se stesso è diventato preda dei prepotenti. Oggi ci sarà il questore di Napoli per incontrare queste persone e non è da escludere che alcune potranno rimanere nelle proprie abitazioni e questa situazione ha creato un po’ di tensione”.



Ma dietro vi sono i camorrisi in carcere? “Non lo so – ha detto don Maurizio Patriciello – dovrebbero saperlo chi indaga. So solo che sabato si è creata tanta confusione con le forze dell’ordine impegnate per tutta la giornata. C’è stato anche un tentativo di bloccare la gente che andava a messa, qualcuno che prendeva i nomi, una cosa terribile. Non era mai accaduto in tanti anni, è stata una stupidaggine, non è questo il modo per protestare: un conto però è la povera gente onesta un altro quelli che vogliono vivere al di fuori della legalità, io non sarò mai a fianco di queste persone”.



DON MAURIZIO PATRICIELLO: “C’E’ TANTA FORZA BUONA A CAIVANO”

Don Maurizio Patriciello ha quindi aggiunto e concluso: “Oggi ci sarà un incontro con la popolazione, parleremo alla parte sana, soprattutto al prefetto, sono arrivati 52 milioni di euro dal governo e devono ringraziare meloni, da quando sono arrivati qua qualcosa di bello si sta avverando e lo stiamo vedendo con i nostri occhi”.

E ancora: “Il centro sportivo è risorto dopo che era stato vandalizzato, ed è una grande gioia, stento ancora a crederci. Noi siamo ancora fiduciosi, c’è tanta forza buona fra giovani e ragazzi, ma dobbiamo fare i conti con questa zavorra che non vuole morire perchè simpatico guadagnare tanto senza lavorare”.