Don Michele Barone, il prete esorcista arrestato per violenze, era un informatore della polizia. Lo ha rivelato l’agente Luigi Schettino nell’interrogatorio dei pm Daniela Pannone e Alessandro Di Vico. Secondo quanto riportato da Il Mattino, ha dichiarato di aver assistito agli esorcismi, spiegando di esserne rimasto «impressionato». In quelle sedute però il parroco si era limitato a tenere per la nuca la «posseduta». Il poliziotto dunque ha affermato di non aver mai visto violenze sulle ragazze che, a detta del prete, avevano dei disturbi spirituali. «Semmai avessi assistito a violenze di quel tipo io, il prete, lo avrei preso a calci nel sedere», ha dichiarato Schettino. Don Michele Barone per lungo tempo ha collaborato con la polizia, in particolare col commissario Luigi Schettino, sia quando era a Casal di Principe che quando fu trasferito a Caserta. Dalle sue «informazioni» sarebbe partita anche una indagine della Dda. «Barone era i miei occhi e le mie orecchie». Da lui seppe dell’esistenza di una setta satanica che avrebbe avuto delle responsabilità in alcuni suicidi e nella sparizione di un bambino oltre venti anni fa.



“DON MICHELE BARONE ERA INFORMATORE POLIZIA”

Il poliziotto Luigi Schettino ha parlato dell’esorcismo che si tenne nel castello diroccato di Maddaloni. Era con un collega, Vito Esposito. I due accompagnarono lì don Michele Barone e la ragazza che oggi lo accusa di violenza sessuale. «La ragazza entrò come in uno stato di trance. Di quell’esorcismo c’è un video. Io e Vito Esposito assistevamo a tutto ciò e facevamo luce con i cellulari. Durò circa venti minuti poi le uscì un fiotto di sangue dalla bocca». Inoltre, la ragazza avrebbe detto durante l’esorcismo che le ossa che furono trovate durante le ricerche del bimbo sparito da Marcianise negli anni 90 non erano di un cane ma del piccolo. Il poliziotto, come riportato da Il Mattino, ha poi aggiunto il particolare del prete che teneva la ragazza della nuca. Comunque col collega fece rapporto al pm Di Vico. «Gli mostrammo il video e ci chiese se non avessimo paura. Il pm comunque mi sembrò stupito, perché la ragazza sapeva cose che erano nel fascicolo che lui stesso aveva riaperto qualche anno prima sulla scomparsa del bambino».



PARLA IL COMMISSARIO FINITO A PROCESSO

Ora Luigi Schettino è finito sotto processo con l’accusa di non aver fermato i maltrattamenti alla ragazza e di aver cercato di indurre la sorella della vittima a ritirare la denuncia contro il prete e contro i genitori. Il collega Vito Esposito, invece, per il tribunale va indagato perché era presente a tutti gli episodi che a Schettino sono costati il processo. Quest’ultimo nell’interrogatorio, come riportato da Il Mattino, ha provato a spiegare certe scelte che sembrano assurde e ha prodotto delle prove. Tra queste c’è un audio in cui si sente la voce della bambina durante una fase di trance. Si sente dire: «Prete, ti farò cacciare dalla Chiesa. E tu, poliziotto, pure me la pagherai». La settimana prossima sul banco salirà don Michele Barone.

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