La Russia ha invaso l’Ucraina con bombardamenti e militari armati fino ai denti, grande preoccupazione internazionale per quanto sta accadendo in queste ore. Don Moreno, sacerdote italiano in missione a Kiev, è intervenuto a Oggi è un altro giorno ed ha raccontato questi momenti tragici. Il religioso è in viaggio in macchina, sta lasciando la capitale per dirigersi a Leopoli, dove si trova un’altra comunità bisognosa di aiuto.



«Mi sono svegliato al suono di bombe. Abitiamo a Kiev a dieci chilometri dall’aeroporto militare. Ho svegliato il mio confratello e abbiamo iniziato a sentire le varie notizie», ha raccontato Don Moreno ai microfoni di Serena Bortone. Il sacerdote ha ripercorso il dramma vissuto sin dalle prime ore del mattino: «Dalla finestra abbiamo visto la gente uscire dalle case e scappare, le strade intasatissime, con le persone a caccia di benzina. Abbiamo provato a prendere qualcosa dai negozi ma era tutto finito».



DON MORENO, MISSIONARIO ITALIANO IN UCRAINA

Come dicevamo, don Moreno si sta dirigendo verso un’altra zona dell’Ucraina particolarmente coinvolta nella guerra con il Cremlino: «Stiamo andando verso Leopoli, dove c’è un’altra comunità: se sarà necessario, daremo ospitalità ai profughi e a gente che avrà bisogno». Il contesto è a dir poco delicato, ma don Moreno ha confermato che non lascerà il Paese per prestare aiuto ai bisognosi: «La situazione è molto grave: passiamo in mezzo ai carri armati e sentiamo le bombe sopra di noi. Ma rimaniamo qui in Ucraina, staremo con la nostra gente e saremo vicino a loro: tutto il mondo è solidale al popolo ucraina. È un momento difficile, terribile, c’è da avere paura». Il religioso ha poi rimembrato: «Ieri eravamo a 200 km da Donetsk, vicino a una città che è stata poi bombardata. Abbiamo sentito le sirene e pensavamo fosse una prova, ma oggi le abbiamo risentite».

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