Don Paolo Glaentzer non è più prete: Papa Francesco ha deciso che deve tornare allo stato laicale. Il Pontefice ha stabilito la «dimissione dallo stato clericale» per il sacerdote incardinato nella Diocesi Suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto, già amministratore parrocchiale di San Rufignano a Sommaia. La notizia è stata comunicata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e dalla Diocesi di Firenze. La decisione è stata presa in seguito alla condanna nel marzo 2019 a quattro anni e quattro mesi di carcere per violenza sessuale su una bambina di 10 anni nel processo che si è svolto davanti al gup di Prato. Al termine del procedimento, avvenuto con rito abbreviato, era stato stabilito anche un risarcimento di 50mila euro per la vittima, rappresentata da un tutore legale. Invece niente è stato deciso per i genitori della bambina. La procura di Prato aveva svolto accertamenti anche su di loro, dopo la confessione di Glaentzer di essersi appartato più volte con la bambina.

DON PAOLO GLAENTZER, CONDANNATO PER ABUSI: NON È PIÙ PRETE

Paolo Glaentzer, ormai ex prete, fu arrestato il 23 luglio 2018 perché fu trovato in atteggiamenti inequivocabili in auto con la bambina da due vicini di casa che lo avevano seguito. Quando intervennero i due, la piccola era svestita parzialmente. Uno aprì lo sportello dell’auto e fece allontanare la bimba. I carabinieri dovettero salvare l’allora religioso dalla furia delle persone che erano accorse sul posto pronte per linciarlo. La Curia fiorentina lo sospese immediatamente dal suo incarico nella chiesa della frazione di Sommaia a Calenzano. «Il demonio mi ha fatto lo sgambetto», disse ai giudici durante l’interrogatorio. La difesa del prete aveva chiesto anche che venisse effettuata una perizia psichiatrica per don Glaentzer, ma il gup aveva respinto la richiesta. La decisione della Santa Sede arriva quasi un anno dopo la condanna, da parte del gup del Tribunale di Prato.