E’ stato condannato a otto anni di carcere con le gravissime accuse di violenza sessuale su minori, don Pascal Manca, un sacerdote di 47 anni originario di Nuraminis, nella provincia di Sud Sardegna. La condanna è stata confermata in Cassazione, e dall’inchiesta è emerso l’agghiacciante modus operandi dello stesso prelato, che utilizzava i sonniferi, sciolti nelle bevande, per approfittare dei ragazzini. “Don Pascal – le motivazioni dei giudici come si legge su l’Unione Sarda – mischiava i pesanti sedativi nelle bibite che poi offriva ai ragazzi convocati nella casa parrocchiale per segrete riunioni: quando avevano sete per i minorenni non c’era mai acqua, ma soltanto bevande allungate a loro insaputa con sonnifero incolore e insapore”. Storie Italiane programma di Rai Uno, ha intervistato la madre di una delle vittime degli abusi: “Ci siamo accorti quasi subito di questa situazione, e già dal secondo incontro l’abbiamo portato in ospedale. Mio figlio tornava a casa completamente drogato dalla canonica”.



DON PASCAL MANCA, “MIO FIGLIO AVEVA 13/14 ANNI…”

La donna ha poi continuato: “Si incontrava con il prete per fare le ore di religione per ricevere i sacramenti. I ragazzini venivano adescati, invitati a pranzo, invitati a casa, avevano contatti frequenti con il sacerdote. Al momento dei fatti aveva 13/14 anni mio figlio, sono passati circa 4 anni. Noi lo mandavano con molta serenità in quanto ci fidavamo da lui”. Una volta che i ragazzini erano addormentati, il prete ne approfittava, abusandone. Non contento, mandava loro dei messaggi pornografici col tentativo di indurli a compiere degli atti sessuali. “L’ex parroco di Mandas e Villamar – hanno aggiunto a riguardo i giudici – era solito mandare messaggi a sfondo sessuale anche a numerosi adulti, era una sua pratica molto frequente”. “Quando ho visto che mio figlio non stava bene – ha proseguito il racconto la donna – ho immediatamente contattato il medico e la seconda volta siamo andati al pronto soccorso, dove però è stato rimandato a casa un po’ frettolosamente, nonostante lui stesse molto male. Gli abusi con mio figlio non si sono propriamente verificati in quanto, essendo molto grosso, la dose di sonniferi non riusciva ad addormentarlo completamente. I bambini coinvolti – ha aggiunto – sono tantissimi, il sacerdote cercava bimbi problematici o figli di famiglie problematiche. Al secondo incontro chiesi che mio figlio rimanesse poco con lui perchè avevamo già capito qualcosa, ma lui minimizzò la cosa”.

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