E’ morto Donald H. Rumsfeld, conosciuto per aver ricoperto il ruolo di segretario della Difesa degli Stati Uniti durante le presidenze di Gerald Ford e di George W. Bush. La famiglia di Rumsfeld ha comunicato il decesso dell’88enne ex Segretario alla Difesa avvenuto mercoledì a Taos, nello stato del New Mexico. Rumsfeld soffriva da tempo di un mieloma multiplo, come confermato da un portavoce della famiglia, che è stato la causa della morta. L’America saluta un protagonista della vita pubblica del Paese e un protagonista della controversa epoca della seconda guerra del Golfo, quando nel 2003, in seguito alla crisi nata dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York, l’amministrazione Bush decise per l’invasione dell‘Iraq, alla ricerca di armi di distruzione di massa. Repubblicano, negli anni Settanta ha ricoperto anche il ruolo di Capo di gabinetto della Casa Bianca e di ambasciatore presso le Nazioni Unite.



MORTO RUMSFELD, CHI ERA L’EX SEGRETARIO ALLA DIFESA

La carriera politica di Rumsfeld affonda le radici agli anni Sessanta, quando ebbe il suo primo incarico nel 1962, quando venne eletto alla Camera dei Rappresentanti per lo stato dell’Illinois. Fu membro del Gabinetto del presidente durante l’amministrazione di Richard Nixon ricoprendo poi lo stesso ruolo durante il periodo dell’amministrazione Ford, per poi diventarne segretario della Difesa fino al 1975. Un incarico che fu chiamato a ricoprire anche un quarto di secolo dopo, quando venne richiamato da George W. Bush. Il suo impegno in prima linea nella lotta al terrorismo fu estremamente deciso dopo l’attentato al World Trade Center ma fu anche molto discusso, per la decisione di andare a caccia dei responsabili degli attentati andando in guerra in Afghanistan nel 2001 e in Iraq nel 2003, quando fu accusato di non aver verificato l’attendibilità delle prove della presenza  di armi di distruzione di massa nel paese allora governato da Saddam Hussein.

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