Donald Trump ha scelto il suo vice per la presidenza: sarà il senatore dell’Ohio James David Vance

Per la prima (ma sicuramente non l’ultima) volta dall’attentato di sabato notte – tardo pomeriggio negli USA – il candidato presidente Donald Trump ha rilasciato un’intervista con il New York Post, raccontando l’accaduto dal suo punto vista e spendendo anche un paio di parole nei confronti dell’avversario Joe Biden e sul suo futuro politico. Prima di arrivare a questa importante – ed unica nel suo genere – testimonianza vale la pena sottolineare che nel frattempo Donald Trump, proprio oggi, ha preso parte alla convention del partito Repubblicano a Milwaukee, durante la quale sembra aver raggiunto un accordo sul nome del suo vice: sarà – annuncia in un post sul suo social Truth – James David Vance, attuale senatore 38enne dell’Ohio e dato tra i favoriti dopo il senatore della Florida Marco Rubio e il collega del North Dakota Doug Burgum.



“Ha servito con onore il nostro Paese nei marines – scrive Donald Trump nel post -, si è laureato in Ohio in due anni con lode ed è laureato in legge a Yale, il suo libro è un bestseller e un film (..), ha avuto una carriera imprenditoriale di grande successo e ora si concentrerà come mio vice [su] lavoratori e agricoltori.



Donald Trump: “Non sarei dovuto sopravvivere all’attentato”

Tornando al New York Post, il punto – drammatico – di partenza del racconto di quella che lo stesso Donald Trump chiama “un’esperienza davvero surreale”, è che “il medico dell’ospedale ha detto di non aver mai visto niente del genere, l’ha definito un miracolo. Non dovrei essere qui – spiega il tycoon – dovrei essere morto [e] per molte persone è stato Dio a salvarmi”. L’ex presidente – infatti – racconta che se solamente avesse spostato leggermente il capo a sinistra sarebbe stato centrato in piena testa; ma una volta appreso di stare bene, sottolinea Donald Trump, “avrei voluto continuare il comizio“.



Non manca un elogio agli agenti segreti – “hanno fatto un lavoro fantastico”, spiega – e un ricordo alla vittima – “parteciperò al suo funerale, voglio telefonare a tutti i feriti” -, ma neppure un rimando a Joe Biden che subito dopo l’attentato gli ha telefonato: “Una bella telefonata – spiega Donald Trump -, è stato molto gentile” al punto che si dice pronto (ma senza entrare nei dettagli) a condurre la campagna elettorale in modo “più civile”; così come sottolinea che il Dem avrebbe – secondo alcune voci che “abbiamo sentito” – promesso di far cadere le azioni legali a suo carico.

Infine, parlando sempre con il New York Post, Donald Trump ha anche confessato che dopo l’attentato sentirebbe di “avere una nuova prospettiva di vita” al punto che avrebbe completamente modificato il discorso del prossimo giovedì – pieno di critiche “sulla corrotta e orribile amministrazione” – a favore della sua nuova missione: “Voglio provare ad unire il paese“, e davanti alle richieste del giornalista si è limitato a citare (senza approfondire) che sarà il “successo” a mettere d’accordo tutti gli elettori.