Donald Trump continua ad essere al centro delle cronache mondiali. Dopo la vittoria incassata nei confronti di Joe Biden durante il famoso incontro tv alla CNN, e l’attentato che ha rischiato di stroncargli la vita e da cui ne è uscito con il pugno alzato, è arrivata anche la notizia dell’archiviazione del processo penale inerente il caso dei documenti riservati che sono stati rinvenuti dall’FBI nell’abitazione del tycoon a Mar-a-Lago, in Florida. Una giudice federale, come riferisce il Post attraverso il proprio portale online, ha deciso di archiviare la posizione dell’ex presidente degli Stati Uniti.
Tutta colpa della decisione di nominare come consulente speciale per le indagini Jack Smith, una scelta che è stata definita incostituzionale, di conseguenza il processo non poteva procedere oltre. Smith era stato nominato a novembre del 2022, ma la giudice ha stabilito che lo stesso non era stato nominato direttamente dal presidente americano Joe Biden, ne tanto meno dal Senato, così come da prassi, di conseguenza il suo incarico è stato ritenuto illegittimo.
DONALD TRUMP, ARCHIVIATO PROCESSO DOCUMENTI TOP SECRET: POSSIBILE RICORSO
Secondo Il Post non è comunque da escludere che venga presentato un ricorso e che si arrivi anche alla corte suprema degli Stati Uniti, in ogni caso, si tratta di una importante vittoria per il tycoon, in un periodo in cui gli sta girando tutto relativamente bene. La decisione dell’archiviazione è giunta lunedì 15 luglio 2024, nella stessa giornata in cui si è tenuta a Milwaukee la convention del partito repubblicano durante la quale lo stesso Donald Trump sarà formalmente nominato candidato presidente alla Casa Bianca in vista delle elezioni che si terranno il 5 novembre 2024.
Una vicenda, quella delle carte riservate, contro cui l’ex commander in chief aveva sempre combattuto, e nel corso degli ultimi mesi lo stesso era riuscito ad ottenere dalla corte suprema la parziale immunità, con conseguente impossibilità a subire un processo, decisione che secondo Il Post potrebbe avere delle conseguenze anche nei confronti degli altri tre processi penali che sono in corso contro il texano.
DONALD TRUMP, ARCHIVIATO PROCESSO SU DOCUMENTI TOP SECRET: LE ACCUSE E L’INDAGINE
Donald Trump era stato incriminato a giugno dell’anno scorso per i documenti di Mar-a-Lago, con l’accusa di occultamento di materiale top secret, ma anche intralcio alla giustizia tramite distruzione, modifica o falsificazione di documenti, e infine, violazione dell’Espionage Act, legge che regolamenta i reati di spionaggio.
L’indagine era cominciata a febbraio del 2022, quando la National Archives and Records Administration (NARA), aveva informato del fatto che Donald Trump, dopo aver concluso il suo mandato presidenziale di quattro anni, si era portato con se dei documenti governativi, fra cui anche alcuni riservati e top secret che ovviamente non possono essere divulgati, così come stabilito dal Presidential Records Act: quando il mandato si conclude, tutti i vari presidenti sono tenuti a consegnare la loro documentazione, pena appunto il rischio di violazione delle norme. Da ricordare che anche nei confronti di Joe Biden sono sorti dei sospetti di questo tipo, ma la vicenda è stata in seguito archiviata.