Donald Trump contro Joe Biden: “nemico dello stato”
Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania in vista delle elezioni americane di metà mandato ha definito Joe Biden “un nemico dello stato”. Secondo Trump “il discorso che ha fatto a Philadelphia era pieno di odio e di rabbia, il più divisivo fatto da un presidente USA, che ha denigrato 70 milioni di elettori”. Poi, ha incalzato facendo una promessa ai suoi elettori, “metteremo fine alla carriera politica di Joe Biden e di Nancy Pelosi”. Poi riferendosi a quest’ultimo ha detto che “pensa che Make America Grate Again sia un male per il paese e chiede di fermare il movimento perché è una minaccia”. “A novembre”, conclude Trump, “ci riprenderemo questo paese”.
Ciò a cui si riferisce Donald Trump è il discorso tenuto da Joe Biden due giorni fa all’Independence Hall, luogo in cui venne sottoscritta la Dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione americana. Biden in quell’occasione aveva definito l’ex presidente e le forze MAGA (i sostenitori di Trump, riuniti sotto il motto Make America Grate Again) “estremisti, una minaccia alle fondamenta stesse delle nostra Repubblica”, che rischiano di “portare indietro questo Paese, di tornare ad un’America dove non c’è diritto di scelta, diritto alla privacy, diritto alla contraccezione, diritto a sposare chi ami”.
Donald Trump: l’FBI “mostro feroce, persone disoneste”
Nel suo comizio in Pennsylvania, poi, Donald Trump si è anche scagliato contro l’FBI per le perquisizioni a Mar-a-Lago. Ha detto che il Bureau “è diventato un mostro feroce controllato dalla sinistra democratica e dai media”, ma promette anche che “non resterò in silenzio”. “Hanno pubblicato foto facendo intendere che quei documenti li avessi sparpagliati io sul pavimento, sono persone veramente disoneste”. Il riferimento, questa volta, è ad una foto presentata dall’FBI durante in tribunale, nella quale si vedevano alcuni dei documenti sequestrati sparsi su un tappeto della residenza di Trump.
Donald Trump ha poi denunciato la politicizzazione dell’inchiesta sul Russiagate (un’inchiesta basata sul sospetto che nelle presidenziali americane del 2016 ci fosse stata una qualche ingerenza da parte della Russia), fine solo a “mandare in prigione mio figlio Donald Jr, un bravo ragazzo, accusandolo di cose che si erano inventati e tirando una storia totalmente inventata, una bufala”. Mentre, sulla ex cancelliera Angela Merkel ha detto che lui l’aveva avvisata “che avrebbe aumentato la dipendenza energetica della Germania dalla Russia, ed ora vediamo i risultati”.