Donald Trump e i figli Donald Jr. ed Eric, sono stati costretti a pagare 354 milioni di dollari a seguito di una condanna nel processo a New York per gli asset gonfiati della holding di famiglia, con lo scopo di ottenere condizioni più vantaggiose da banche e assicurazioni. Questo quanto si legge su TgCom24.it, specificando che l’ex presidente degli Stati Uniti è stato anche bandito per tre anni dal fare affari nello stato di New York o dall’avere ruoli apicali in qualsiasi azienda nella stessa area. Per i due figli, invece, una sanzione da 4 milioni di dollari ciascuno. Si tratta dell’ennesima, nuova, batosta giudiziaria nei confronti del tycoon, tra l’altro giunta a poche ore di distanza dalla notizia della conferma del processo a suo carico per il caso della pornostar Stormy Daniels.



Gli avvocati di Donald Trump, commentando a caldo, hanno parlato di “Una palese ingiustizia”, aggiungendo che “New York non è più open for business”, così come riferito da Fox News. L’avvocato di Trump ha anche annunciato che il suo assistito ricorrerà in appello contro la stessa sentenza in quanto “Sono stati compiuti errori catastrofici che speriamo la corte d’appello correggerà”. Durissimo anche il commento dello stesso candidato alle presidenziali degli Usa del prossimo novembre, che ha parlato di “Una farsa totale”, ma anche “Interferenza elettorale, caccia alle streghe”.



DONALD TRUMP CONDANNATO A MULTA DA 354 MILIONI DI DOLLARI: LA DURA REPLICA DEL TYCOON

Il tycoon ha poi attaccato il giudice che l’ha condannato definendolo “disonesto”, mentre “la procuratrice generale è totalmente corrotta che si è candidata promettendo di incastrarmi”. E ancora: “Il sistema giudiziario nello Stato di New York, e in America nel suo insieme, è sotto attacco da parte di giudici e pubblici ministeri partigiani, delusi e prevenuti”, parlando poi di una sentenza “illegale, anti americana contro me, la mia famiglia e il mio incredibile business”.



Letatia James, la procuratrice, ha espresso ovviamente parole differenti parlando di “vittoria straordinaria per questo Stato, questa nazione e per tutti coloro che credono che tutti dobbiamo rispettare le stesse regole, anche gli ex presidenti”.