Donald Trump è stato condannato per aggressione sessuale e diffamazione nei confronti della giornalista Jean Carroll. La sentenza, come riportato dal Corriere della Sera, è stata emessa dal Tribunale di New York al termine del processo civile. Il risarcimento complessivo che è stato stabilito è di 5 milioni di dollari.



I fatti, in base al racconto fatto dalla scrittrice in aula, sarebbero avvenuti nel 1996 al Bergdorf Goodman, un grande centro commerciale di lusso di New York, dove si erano incontrati casualmente. Dopo una breve conversazione, l’avrebbe spinta in un camerino e avrebbe abusato di lei. “Sono qui perché Donald Trump mi ha violentata”, ha esordito prima di svelare il ricordo vivido di quanto accaduto ormai trent’anni fa. La ricostruzione è contenuta anche nel libro dal titolo “A cosa servono gli uomini?”, pubblicato nel 2019. “Quando ho scritto della violenza, lui ha negato. Ha mentito e ha distrutto la mia reputazione. Sono qui per riprendermi la mia vita”.



Donald Trump condannato per aggressione sessuale e diffamazione: la sentenza

Donald Trump è stato ad ogni modo condannato per aggressione sessuale e non per stupro. I due capi d’accusa negli Stati Uniti sono differenti. Il motivo è da ricondurre al fatto che i giudici del Tribunale di New York non hanno potuto stabilire con certezza se ci sia stata o meno la penetrazione, che è una condizione necessaria per il reato maggiore. Nonostante ciò, Jean Carroll si è mostrata soddisfatta della vittoria ottenuta all’uscita dall’aula insieme alla sua avvocatessa Roberta Kaplan.



A essere decisive per l’accusa sono state anche le testimonianze di alcune amiche della settantanovenne, con cui si era confidata ai tempi, e due donne, Jessica Leeds e Natasha Storynoff, che hanno denunciato anche loro di essere state vittima degli abusi del tycoon. Quest’ultimo, da parte sua, ha continuato a negare qualsiasi coinvolgimento e ha annunciato che presenterà ricorso in appello: “Non ho idea di chi sia questa persona, il racconto è totalmente inventato”, ha affermato.