Nuove accuse nei confronti dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo quanto riportato da SkyTg24.it il tycoon e i figli adulti sono accusati di frode. A puntare il dito contro la famiglia è stato Arthur Engoron, giudice della Corte Suprema di New York, che ha stabilito appunto l’accusa verso il candidato alle presidenziali degli Stati Uniti 2024, nell’ambito del procedimento civile intentato dalla procuratrice generale Letitia James contro l’ex presidente. Secondo quanto sostenuto, Donald Trump avrebbe commesso delle frodi per ben sette anni, mentre lo stesso costruiva il suo impero immobiliare che gli ha permesso di diventare uno degli uomini più ricchi al mondo e nel contempo di conquistare la Casa Bianca grazie anche alla sua fama.



Per circa un decennio, continua l’accusa, avrebbe così fornito false informazioni finanziarie, gonfiando il valore degli assett fino a 3,6 miliardi di dollari, verso banche e assicurazioni. Il giudice ha altresì rigettato la richiesta degli avvocati di Trump di archiviare il procedimento, formulando una richiesta per risarcimento danni pari a 250 milioni di dollari. Il processo, secondo quanto scrive SkyTg24 potrebbe durare fino al prossimo mese di dicembre, l’ennesimo procedimento giudiziario nei confronti dell’ex presidente a stelle e strisce.



DONALD TRUMP E I FIGLI ACCUSATI DI FRODE: UN NUOVO COLPO PER IL TYCOON

Il giudice Engoron ha anche ordinato che alcune delle licenze commerciali di Donald Trump siano revocate come da punizione, rendendo così molto complicato, se non impossibile, fare affari a New York per lo stesso e per i suoi figli. Il giudice ha infine fatto sapere che continuerà ad essere una figura indipendente che supervisionerà le operazioni della Trump Organization.

Le accuse sono senza dubbio molto pesanti e vanno a minare l’immagine dell’imprenditore “scaltro e di successo” che da sempre ha accompagnato l’ex presidente degli Stati Uniti. Vedremo nelle prossime settimane come evolverà questa ennesima vicenda spinosa per il tycoon, che già deve rispondere delle accuse legate al pagamento della pornostar Stormy Daniels e dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, paventando brogli elettorali.