“Non sono colpevole”: l’udienza

Donald Trump si è dichiarato “non colpevole” nel corso dell’udienza nel tribunale di Miami, dove  i 37 capi d’imputazione a suo carico: l’ex presidente Usa è accusato di aver sottratto alla Casa Bianca documenti riservati e di aver ostacolato gli sforzi del Dipartimento di Giustizia americano per recuperarli. Come accaduto anche a Manhattan, il Tycoon è stato messo temporaneamente in custodia. Prima di comparire in aula ha dovuto sbrigare le pratiche. Nessuna condizione è stata imposta per il rilascio dell’ex presidente: per il giudice infatti non è a rischio di fuga e può continuare a viaggiare. Non potrà però parlare con i testimoni dell’inchiesta sulle carte segrete a Mar-a-Lago. Durante l’udienza, durata 27 minuti, anche Walt Nauta si è dichiarato non colpevole. (agg. JC)



Donald Trump arrestato formalmente in tribunale

Donald Trump è stato arrestato formalmente. Secondo quanto riporta la CNN, l’ex presidente degli Stati Uniti è stato messo in stato d’arresto: l’accusa è di aver sottratto alla Casa Bianca documenti riservati e di aver ostacolato gli sforzi del Dipartimento di Giustizia americano per recuperarli. Intorno alle 20 ora italiana, il Tycoon è arrivato al tribunale di Miami per ascoltare i 37 capi d’imputazione a suo carico.



Prima di recarsi in tribunale, il presidente ha incoraggiato i suoi sostenitori a radunarsi davanti al tribunale di Miami, dove è giunto accompagnato dal suo avvocato. Come riferito dall’Ansa, l’ex presidente sarà messo temporaneamente in custodia e dovrà sbrigare tutte le pratiche prima di comparire in aula.

Trump: “Questa è una caccia alle streghe”

Accanto a Trump, in tribunale c’è anche Walt Nauta, suo ex assistente, insieme ai suoi avvocati. L’udienza sarà la prima durante la quale saranno discusse le accuse. L’ex presidente, rappresentato dai suoi avvocati, potrà presentare l’arringa difensiva. Nel corso dell’udienza verrà discusso anche il pacchetto cauzionale in attesa del processo. Al Tribunale di Miami non è stata richiesta nessuna foto segnaletica per Donald Trump.



Alina Habba, uno dei legali del Tycoon, ha spiegato: “Il presidente Trump è in una posizione unica che non richiede una foto segnaletica. Ovviamente non è a rischio di fuga. È il candidato di punta dei repubblicani. È stato sottoposto a un processo coordinato dal Secret Service”. Tra i capi d’accusa c’è la cospirazione, l’ostacolo alla giustizia, dichiarazioni false e ritenzione volontaria di informazioni di difesa nazionale. “Siamo una nazione in declino, questa è una caccia alle streghe”, ha commentato l’ex presidente.