Anche lo stato dell’Illinois, in vista delle elezioni degli Stati Uniti che si terranno a novembre 2024, ha deciso di escludere Donald Trump dalle Primarie Repubblicane a seguito di quanto avvenuto il sei gennaio del 2021, il famoso assalto a Capitol Hill. Come ricorda TgCom24.it, l’Illinois è quindi il terzo stato dopo Colorado e Maine ad aver escluso Trump dalla corsa alla Casa Bianca. A decidere per l’esclusione è stato il giudice della conte di Cook, Tracie Porter, schierandosi a fianco degli elettori secondo cui Trump non può presentarsi il 19 marzo per le Primarie dello stato, e alle elezioni del 5 novembre avendo violato clausola anti-insurrezione del 14esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.



In ogni caso il giudice ha stabilito che Trump potrà rimanere in corsa fino a venerdì, dando così la possibilità allo stesso tycoon di poter ricorrere in appello. A stretto giro di posta è giunta la replica dell’ex presidente degli Stati Uniti che ha fatto sapere che farà appello contro la decisione del giudice dell’Illinois, così come fatto sapere tramite il portavoce, Steven Cheung: “oggi, un giudice attivista democratico dell’Illinois ha sommariamente annullato il consiglio elettorale statale e ha contraddetto le precedenti decisioni di dozzine di altre giurisdizioni statali e federali. Si tratta di una sentenza incostituzionale contro cui faremo tempestivo ricorso in appello”.



DONALD TRUMP ESCLUSO DALLE PRIMARIE NELL’ILLINOIS. SI ATTENDE LA DECISIONE DELLA CORTE SUPREMA

Nel frattempo la Corte Suprema ha accettato proprio in queste ore di esprimersi sull’immunità che è stata invocata dallo stesso Tycoon, di conseguenza dovrà decidere se l’ex presidente potrà essere perseguito con l’accusa di aver interferito nelle elezioni del 2020.

Già in precedenza l’Alta Corte aveva affermato che i presidente fossero immuni dalla responsabilità civile per gli atti ufficiali, di conseguenza, per gli avvocati di Trump, tale protezione dovrebbe essere estesa anche ad eventuali procedimenti penali. Il caso verrà comunque esaminato solo in aprile con una decisione possibile a giugno. “Senza l’immunità – spiega Trump – un presidente non può operare adeguatamente o prendere decisioni nel migliore interesse degli Stati Uniti”.