Donald Trump è stato incriminato per il “caso Stormy Daniels”, ma non è ancora chiaro se sarà realmente arrestato o meno. L’ex presidente degli Stati Uniti dovrà sicuramente presentarsi martedì in Tribunale per la formalizzazione delle accuse ed eventualmente anche per consegnarsi alle autorità di New York, che decideranno il da farsi. L’udienza è stata fissata per le 14.15. L’entourage del repubblicano per il momento non si è sbilanciato in merito a cosa accadrà. “Sappiamo quali sono il soggetto e la base delle accuse, ma non conosciamo esattamente i capi di accusa e come sono formulati”, ha affermato l’avvocato Joe Tacopina. Secondo il legale, però, c’è comunque un accordo con la Procura e il suo assistito non sarà ammanettato in questa occasione.
A commentare la vicenda, intanto, è stata Ivanka Trump, figlia dell’imputato. “Amo mio padre e amo il mio Paese. Oggi sono addolorata per entrambi. Apprezzo le voci di tutto lo spettro politico che esprimono sostegno e preoccupazione”, ha scritto in un post su Instagram. Non ci sono stati commenti, invece, dal presidente americano Joe Biden. “Tutti noi, incluso il presidente, abbiamo appreso dell’incriminazione di Donald Trump ieri sera, come tutti gli americani, dai media”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca. (agg. di Chiara Ferrara)
LE REAZIONI ALL’INCRIMINAZIONE DI DONALD TRUMP
«La mia incriminazione è una persecuzione politica e un’ingerenza nelle elezioni, Questa caccia alle streghe contro di me si ritorcerà contro Biden»: lo ha detto l’ex Presidente Donald Trump alla notizia ufficiale della sua incriminazione per il “caso Stormy Daniels”. Probabilmente martedì si presenterà davanti alle autorità di New York dove potrebbe poi essere arrestato: il legale di Trump ha assicurato che il suo assistito si presenterà spontaneamente e si sottoporrà alle procedure del caso, dalle impronte digitali alle foto. Questo, dicono dalla stampa Usa, dovrebbe potergli risparmiare l’umiliazione dell’arresto, anche se occorrerà capire l’evolversi della situazione ormai divenuta a pieno carattere nazionale.
Anche qualora Trump venisse arrestato, l’ex Presidente e candidato Repubblicano alle prossime Primarie GOP verrebbe rilasciato su cauzione: potrà continuare la campagna elettorale nonostante la decisione del Gran Giurì in quanto la legge non lo vieta (mentre vieta di poter votare alle Elezioni se si è incriminati). «Quello che una volta era l’ufficio del procuratore distrettuale più rispettato e venerato della nazione è stato completamente imbastardito da un politico opportunista che cerca, come molti altri, di lucrare sul marchio Trump», attacca l’avvocato del Tycoon, Chris Kise. In risposta all’incriminazione dell’odiato rivale politico è intervenuta la leader democratica Nancy Pelosi: «Il Gran Giurì ha agito in base ai fatti e alla legge. Nessuno è al di sopra della legge e tutti hanno diritto a un processo per dimostrare l’innocenza. Si spera che l’ex presidente rispetti pacificamente il sistema, che gli garantisce questo diritto».
DONALD TRUMP SARÀ ARRESTATO PER IL CASO STORMY
Donald Trump è stato incriminato dalla procura di Manhattan per il famoso pagamento da 130mila dollari nei confronti della pornostar Stormy Daniels, con l’obiettivo di farla tacere sulla loro relazione, ed evitare così di compromettere le elezioni presidenziali del 2016. Come ricorda l’agenzia di stampa Ansa, il tycoon diventa il primo ex presidente ad essere incriminato nella storia dell’America. Una decisione quindi senza precedenti quella del gran giurì, che potrebbe influenzare la corsa alla Casa Bianca in vista del 2024, anche se lo stesso Trump ha già fatto sapere: “E’ una persecuzione politica e una interferenza elettorale”, e ancora: “una caccia alle streghe che si ritorcerà contro Biden”.
Un voto a sorpresa quello del gran giurì, visto che, come sottolineato ancora dall’Ansa, i giurati avrebbero dovuto esaminare altri casi per poi prendersi una pausa fino ad aprile, di conseguenza la loro decisione era attesa fra circa un mese. In merito invece alle accuse precise mosse nei confronti di Donald Trump, non sono ancora state rese note, almeno a livello pubblico, di conseguenza bisognerà attendere le prossime ore per avere un quadro più certo.
DONALD TRUMP INCRIMINATO: COSA SUCCEDE ORA?
Ma cosa accadrà ora a Donald Trump? Anche in questo caso c’è poca chiarezza. Trump dovrà presentarsi presso la procura, ma i dettagli devono ancora essere definiti dal Secret Service con le autorità di New York. In ogni caso il legale del tycoon ha già fatto sapere che lo stesso si presenterà di sua spontanea volontà, per poi sottoporsi a tutte le procedure, quindi impronte digitale e foto, evitando così l’umiliazione dell’arresto.
Nel frattempo la polizia newyorkese è da giorni in allerta per possibili manifestazioni da parte dei fedelissimi dell’ex presidente, tra l’altro chiamati a raccolta già diversi giorni fa, quando Donald Trump aveva appunto fiutato che l’arresto per la vicenda Stormy Daniels sarebbe stato imminente: i Repubblicani stanno già gridando allo scandalo, vedremo cosa succederà nelle prossime ore.