Donald Trump è stato ufficialmente incriminato. “Sono stato incriminato”, ha annunciato nelle scorse ore, la notte in Italia, l’ex presidente degli Stati Uniti, facendo riferimento ai famosi documenti segreti appartenenti alla Casa Bianca, scoperti nella sua residenza in Florida, a Mar-a-Lago. L’annuncio dell’incriminazione, come specifica l’agenzia di stampa Ansa, è stato dato attraverso un post sul suo canale sociale Truth, nonostante il dipartimento di giustizia e quello del procuratore speciale Jack Smith, che stanno indagando sul caso, siano ancora in silenzio. Donald Trump è stato convocato per martedì prossimo presso il tribunale di Miami, e per l’ex commander in chief si tratta della seconda incriminazione in pochi mesi, dopo quella avvenuta per il pagamento della pornostar Stormy Daniels, compensata affinchè la stessa restasse in silenzio sulla loro relazione.
Diventa così il primo presidente della storia degli Stati Uniti ad affrontare delle accuse a livello federale, ed è per questo che il tycoon grida allo scandalo, scrivendo “Oggi è un giorno buio per l’America”, descrivendosi come un “uomo innocente”. Al momento l’ex presidente si trova a Bedminster, in New Jersey, circondato dagli uomini politici più fidati e soprattutto dai suoi avvocati, che stanno cercando di capire quali siano le accuse nei confronti dello stesso Trump ma soprattutto le prossime mosse da affrontare.
DONALD TRUMP INCRIMINATO, IL VIDEO DI RISPOSTA
Trump ha pubblicato sui social anche un video della durata di quattro minuti, in cui l’ex presidente si è rivolto così ai suoi sostenitori: “Vanno contro un presidente popolare” con la “bufala degli scatoloni. Questa è un’interferenza nelle elezioni a livello più alto. Sono un uomo innocente. Vogliono distruggere la mia reputazione perché vogliono vincere le elezioni”.
Secondo le indiscrezioni sarebbero sette i capi d’accusa, fra cui la cospirazione, l’ostacolo alla giustizia, dichiarazioni false e ritenzione volontaria di informazioni di difesa nazionale. Il New York Times, commentando la notizia ricorda come Trump “non solo è un ex presidente ma è anche il front runner alla nomination repubblicana alle elezioni 2024 che potrebbe trovarsi ad affrontare Joe Biden, la cui amministrazione sta ora cercando di incriminarlo”.