Donald Trump, sul suo social network Truth, ha pubblicato un annuncio choc: “Martedì potrei essere arrestato. Protestate, riprendetevi il Paese”, ha scritto. L’indiscrezione, secondo quanto affermato proprio nel post, sarebbe arrivata tramite delle “fughe di notizie illegali”. Il tutto “senza che ci sia nessun reato dimostrato”. L’inchiesta che potrebbe costare cara all’ex presidente degli Stati Uniti, come riportato da Rai News, sarebbe quello relativo al presunto pagamento di 130.000 dollari all’ex pornostar Stormy Daniels per comprarne il silenzio sulla loro passata relazione.



Ad occuparsi del caso finora è stato il procuratore di Manhattan Alvin Bragg, un magistrato nominato dai democratici. È proprio contro di lui e i suoi collaboratori che Donald Trump ha puntato il dito nel post. “L’ufficio è corrotto e altamente politicizzato, ha permesso al crimine violento di battere nuovi record ed il capo è finanziato da George Soros. È per questo che, sebbene non sia stato possibile provare alcun crimine, per accusarmi si basano su una favola vecchia e pienamente smontata da molti altri procuratori”. Poi ha parlato di “sogno americano morto” e accusato “gli anarchici della sinistra radicale [che] hanno rubato le elezioni e il cuore del nostro Paese. Il crimine e l’inflazione stanno distruggendo il nostro stile di vita”.



Donald Trump: “Martedì potrei essere arrestato”. Il post

Nel caso in cui i rumors diffusi da Donald Trump sulla possibilità che venga arrestato martedì prossimo dovessero essere confermati, sarebbe la prima volta in cui un vecchio capo della Casa Bianca si ritroverebbe ad affrontare un processo penale. Se ciò dovesse succedere, comunque, l’ex presidente degli Stati Uniti non si opporrebbe alle decisioni delle autorità. Ad affermarlo è stato il suo avvocato, l’italo-americano Joe Tacopina. “Donald Trump si consegnerà alle autorità senza complicazioni se sarà incriminato”, ha comunicato quest’ultimo ai media americani che lo hanno intercettato dopo la pubblicazione del post su Truth.

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