Donald Trump può vincere ancora le elezioni. Lo scrive il quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore in un articolo in cui motiva come il tycoon, negli ultimi mesi invischiato in numerose questioni giudiziarie, possa ancora ottenere la maggioranza in vista delle prossime elezioni presidenziali previste a novembre di quest’anno. “La risposta va cercata esplorando due dimensioni di analisi: quella istituzionale e quella elettorale”, precisa il giornale che ricorda come gli Stati Uniti siano un sistema presidenziale, in cui si elegge appunto direttamente il presidente, ma in realtà non è così.



Il popolo sceglie infatti i 538 grandi elettori che sono a loro volta candidati alla presidenza, ed è all’interno di questo gruppo che si decide l’elezione. I 538 seggi vanno divisi fra i 50 stati più il distretto di Columbia in base alla popolazione e l’elezione avviene stato per stato: tranne nel Nebraska e nel Maine ogni seggio viene assegnato al candidato che riceve più voti. Chi prende 270 seggi alla fine vince e diventa presidente. In poche parole, si può vincere anche senza ottenere la maggioranza dei voti nel collegio elettorale, così come avvenuto con Trump nel 2016 o Bush nel 2000.



DONALD TRUMP PUÒ VINCERE LE ELEZIONI: GLI SWING STATES

“Dunque, è il collegio l’istituzione decisiva per l’elezione del presidente. È qui dentro che va cercata una parte della spiegazione della vittoria di Trump nel 2016, della sua sconfitta nel 2020 e di una sua possibile vittoria nel 2024”, aggiunge ancora IlSole24Ore.

All’interno del collegio non tutti gli stati sono decisivi: Democratici e Repubblicani hanno messo delle solidi radici in diverse zone del Paese negli ultimi anni, ciò significa che a livello di collegio elettorale alcuni stati sono non competitivi o meno. Gli Stati più interessanti sono i cosiddetti “Swing States”, ovvero quelli dove non prevale nessuno dei due schieramenti. Storicamente gli stati della costa occidentale e del nord est sono quelli Blu, democratici, mentre gli stati del Sud e di quelli che si collocano fra il Mississippi e la costa occidentale sono rossi, quindi Repubblicani.



DONALD TRUMP PUÒ VINCERE LE ELEZIONI: I 6 STATI DECISIVI

Biden, tenendo conto della situazione degli Stati Blue e Rossi, ma anche di quelli della Rust Belt, il cuore industriale del Paese (Pennsylvania, Ohio, Michigan, Wisconsin, Minnesota, Indiana, Illinois), che sono i più incerti, dovrebbe poter contare su 232 voti contro i 219 di Trump. Restano quindi 87 voti in sei stati, ed in particolare Pennsylvania, Michigan e Wisconsin nonché Arizona, North Carolina e Georgia.

Il Tycoon, se vuole vincere, deve conquistare gli ultimi tre stati più uno fra i primi tre. A Biden, invece, basta vincere in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania ed è in questi stati che si sono decise le elezioni di Trump nel 2016 e di Biden 4 anni dopo, quindi una sorta di roulette. “Di questi tempi la pallina della roulette è la metafora che più si addice alle elezioni americane. Molto probabilmente sarà così anche il prossimo 5 novembre”. Ci sono anche 200mila elettori democratici arabi che sarebbero arrabbiati con Biden per le sue posizioni pro-Israele, altro elemento da considerare. Da qui a novembre le cose possono cambiare ma secondo IlSole24Ore ciò che non cambierà sarà lo zoccolo d’uro che continuerà a votare Trump, decine di milioni di persone.