E’ nei guai Donald Trump. Il candidato alle elezioni presidenziali in vista del prossimo novembre, rischia di trovarsi sul lastrico nel giro di breve tempo, così come riferisce RaiNews. Entro sei giorni, precisamente il prossimo 25 marzo, il numero uno dei Repubblicani deve racimolare qualcosa come 454 milioni di dollari per la cauzione che è stata stabilita dalla sentenza del processo di New York, a seguito della condanna per aver gonfiato gli assett delle proprie aziende e ottenere dei favori dalle banche.



Donald Trump ha fatto appello alla sentenza, ma in ogni caso entro 6 giorni dovrà depositare la cauzione milionaria. Ha così attivato quattro broker per bussare ad una trentina di assicurazioni ma sembra che nessuna fino ad ora abbia dato delle garanzie. I legali del tycoon si sono quindi recati in tribunale spiegando che, nonostante le buone intenzioni del suo cliente, lo stesso non è in grado di raccogliere la somma richiesta, chiedendo così di abbassarla a 100 milioni di dollari.



DONALD TRUMP RISCHIA DI FINIRE SUL LASTRICO: TUTTA COLPA DI DUE PROCESSI

Purtroppo per Trump i numerosi processi in cui è invischiato hanno ridotto all’osso le sue finanze. La scorsa settimana, a riguardo, ha finalizzato una garanzia da 91,6 milioni di dollari a seguito della causa persa per molestie sessuali e diffamazione verso la giornalista Jean Carroll, impegnando con il colosso delle assicurazioni Chubb, un conto di investimento presso Charles Schwab, come scrive ancora Rai News.

Secondo lo stesso portale la cifra dovrebbe essere superiore ai 100 milioni di dollari fra obbligazioni, azioni e contanti e lo stesso Trump non potrà toccarla fino a che la vicenda non sarà definitivamente conclusa. Se però entro il 25 marzo Trump non dovesse trovare i 454 milioni di dollari di cui sopra, o il tribunale abbassare le richieste, la procuratrice di Manhattan, Letitia James, potrebbe ordinare il sequestro dei beni dell’ex presidente degli Stati Uniti.



DONALD TRUMP RISCHIA DI FINIRE SUL LASTRICO: AL MOMENTO HA “SOLO” 350 MILIONI

Al momento il patrimonio liquido del manager e politico texano ammonta a circa 350 milioni di dollari, di conseguenza siamo di fronte ad una cifra che dista circa 200 milioni di dollari dalla somma dei due processi. Verrebbero così pignorati beni come la storica Trump Tower ma anche la villa di Mar-a-Lago a Palm Beach in Florida. Ovviamente per Trump tale vicenda rappresenta un problema non da poco ma nel contempo potrebbe giovargli dal punto di vista politico, visto che lo stesso tycoon potrebbe lamentare un accanimento giudiziario nei suoi confronti che ovviamente agli occhi degli elettori suonerebbe come una richiesta di soccorso e di aiuto.

Da segnalare infine che il tribunale di New York ha respinto la richiesta presentata dai legali di Trump di non far testimoniare la pornostar Stormy Daniels, testimone chiave nel processo in cui l’ex presidente è accusato di aver pagato in nero nel 2016 l’attrice, per non farle rivelare di aver avuto rapporti con lo stesso.