GRAN GIURÌ NON SI RIUNISCE, OGGI DONALD TRUMP NON SARÀ ARRESTATO
Almeno per oggi, Donald Trump non rischia di essere arrestato: slitta la decisione della Procura di New York sul “caso Stormy Daniles” in quanto, spiegano dal New York Times, il Gran Giurì – deputato a decidere se procedere con l’incriminazione o meno – oggi semplicemente non si è riunito. Nonostante ciò, spiega il NYT citando fondi vicine al dossier Trump, una incriminazione contro l’ex Presidente repubblicano «potrebbe arrivare al più presto».
Crescono intanto i timori non solo nella “Grande Mela” ma anche in altre grandi città d’America circa le possibili conseguenze sul popolo di elettori “seguaci” di “The Donald” qualora Trump venisse realmente arrestato per aver comprato il silenzio della pornostar con soldi della campagna elettorale. «Trump non sarebbe preoccupato dai dettagli su dove e come sarà ripreso dalle telecamere: quello che vuole è avere l’occasione di mostrare al pubblico che non sgattaiola via per la vergogna», spiegano fonti vicine al Tycoon in queste ore in grande attesa presso la sua villa di Mar-a-Lago. Sempre dalla stampa Usa emerge la convinzione che anche se si dovesse riunire domani il Gran Giurì difficilmente si arriverebbe nella stessa giornata il voto per l’incriminazione di Donald Trump. (agg. di Niccolò Magnani)
LE ULTIME NOTIZIE SUL POSSIBILE ARRESTO DI DONALD TRUMP
Donald Trump potrebbe essere arrestato oggi secondo i media americani e inglesi. Negli scorsi giorni l’ex presidente degli Stati Uniti aveva dato l’annuncio a sorpresa del suo arresto. Secondo le informazioni in suo possesso il giorno fatidico sarebbe stato ieri, martedì 21 marzo 2023, ma nulla è accaduto di conseguenza non è da escludere un colpo di scena nella giornata odierna.
Alvin Bragg, procuratore distrettuale di Manhattan, dovrà decidere se il presunto pagamento da 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels per metterla a tacere durante le elezioni del 2016, sia stato effettuato da Donald Trump in persona o dall’ex legale dello stesso Michael Cohen di sua iniziativa. I reati verso cui la procura sta indagando sono quelli di estorsione e cospirazione, due accuse molto gravi che potrebbero appunto portare all’incriminazione del discusso ex presidente degli Stati Uniti che nel 2016 riuscì a sconfiggere Hillary Clinton con un risultato per certi versi inatteso.
DONALD TRUMP, COSA SUCCEDERA’ OGGI? SECONDO FOXNEWS NESSUN VERDETTO
Donald Trump, sabato scorso, aveva chiesto ai suoi seguaci di mobilitarsi per “protestare e riprenderci il nostro Paese!” e consci di quanto potrebbe accadere, sulla falsa riga degli eventi di Capitol Hill, da ieri sono state posizionate delle transenne di metallo a circondare il tribunale di Manhattan, dove si sono riuniti nel frattempo i giurati in attesa che Donald Trump si presenti in tribunale. Per ora si sarebbero presentati anche dei sostenitori dell’ex tycoon, ma nulla di ingestibile.
Bragg sta cercando di capire se Donald Trump abbia falsificato o meno dei documenti aziendali che permettevano il rimborso al suo avvocato, Michael Cohen, tra l’altro già condannato a tre anni di carcere. Soldi che furono restituiti a Cohen da Trump, e che vennero poi segnati sui registri contabili come delle spese legali, cosa che potrebbe costituire “una falsificazione di documenti che può portare all’incarcerazione” ma solamente se legata all’intenzione di commettere un reato, come sostengono di alcuni analisti. Secondo Foxnews, molto vicina all’ex presidente, il verdetto potrebbe comunque arrivare solo settimana prossima.