E’ l’ennesimo bagno di folla per Donald Trump, l’ennesima standing ovation per il candidato repubblicano alla presidenza Usa 2024, in occasione della convention del partito in quel di Milwaukee. Il tycoon, in splendida forma dopo l’attentato di pochi giorni fa, è stato abbracciato dalla sua gente, accettando ufficialmente la candidatura in vista delle elezioni del prossimo novembre 2024. Parlando dal palco, di fronte ad una platea di repubblicani in festa che già pregustano la vittoria del prossimo autunno, (alla luce anche delle condizioni psico-fisiche di Joe Biden sempre più preoccupanti), Donald Trump è tornato proprio sull’attentato, spiegando di essere ancora vivo in quanto “avevo Dio dalla mia parte”.
E’ un Trump che appare meno divisivo e più morbido quello delle ultime uscite, con una linea di pensiero senza dubbio più moderata rispetto a soltanto qualche mese fa, forse vestendo già i panni del commander in chief. E così che il magnate ha spiegato che se mai verrà eletto sarà il presidente di tutti e non soltanto di metà americani, ed inoltre, rassicura di poter riportare la pace negli Stati Uniti e nel mondo.
DONALD TRUMP, LE GUERRE NEL MONDO E IL MESSICO
Da tempo si ventilano indiscrezioni circa il fatto che Donald Trump abbia un asso nella manica per far cessare la guerra in Ucraina in breve tempo, e probabilmente si riferisce proprio a quel conflitto (senza dimenticare il Medioriente), quando parla di “pace nel mondo”. A riguardo ha poi mandato un messaggio ad Hamas, la volontà di riavere indietro gli ostaggi o la “pagherete a caro prezzo”, parole che fanno presagire una qualche azione diretta degli Stati Uniti sul suolo di Gaza.
Da Milwaukee l’imprenditore a stelle e strisce non ha comunque dimenticato i suoi impegni cardine, quasi dei tormentoni, a cominciare dagli immigrati illegali entranti negli Stati Uniti dal Messico, per cui promette che nel primo giorno della sua presidenza chiuderà il confine per poi completare il muro. A riguardo parla della più “grande deportazione” della storia degli Usa, specificando che gli immigrati stanno sottraendo il lavoro ai nativi americani.
DONALD TRUMP E LE PAROLE SU KIM JONG UN
Inoltre, verranno estese le trivellazioni petrolifere, a conferma di quanto Trump, come molti americani e non solo, creda ancora nei combustibili fossili e di conseguenze nelle auto alimentate a benzina e a gasolio. In ogni caso Trump si dice convinto che la sua sarà una “vittoria incredibile”.
Il candidato repubblicano ha poi volto lo sguardo alla Corea del Nord, e al dittatore Kim Jong-un, dicendo che riallaccerà i rapporti con lo stesso, spiegando che è sempre meglio andare d’accordo con una persona che possiede molte armi nucleari come appunto Pyongyang. In chiusura di discorso, durato circa 90 minuti, il suo classico slogano, Makes America Great Again, renderemo di nuovo gli Stati Uniti grandi, con la folla letteralmente in visibilio.