Sulla decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di interrompere temporaneamente il sovvenzionamento all’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, è intervenuta anche l’Unione Europea. Secondo Josep Borrell, alto rappresentante dell’Ue, la mossa del tycoon a stelle e strisce non è giustificabile: “Mi rammarico profondamente – le parole di Borrel attraverso la propria pagina Twitter – per la decisione degli Stati Uniti di sospendere i finanziamenti all’Organizzazione mondiale della sanità. Non c’è ragione che giustifichi questa mossa, in un momento in cui gli sforzi” dell’organizzazione “sono necessari più di sempre, per contribuire a contenere e mitigare la pandemia da coronavirus”. Il rappresentante degli Stati Membri, invita i paesi a collaborare, e solo attraverso la cooperazione internazionale si potrà sconfiggere questa gravissima epidemia mondiale: “Solo mettendo insieme le forze – aggiunge e conclude – potremo superare questa crisi, che non conosce frontiere”. Da segnalare anche la risposta dell’Oms alla decisione di Trump: “nostra unica preoccupazione è salvare vite”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TRUMP TAGLIA I FONDI OMS “EPIDEMIA GESTITA MALE”

La notizia di Donald Trump che ha deciso di sospendere i fondi destinati dagli Stati Uniti all’Oms ha fatto ovviamente il giro del web. Come sottolinea l’Huffingtonpost restano comunque ancora molti i dubbi su questa decisione, a cominciare dal capire quando i pagamenti verranno sospesi, e soprattutto, se lo stesso tycoon abbia l’autorità per farlo, visto che i fondi in questione sono autorizzati dal Congresso. Si sa solo che la sospensione è valida fra i 60 e i 90 giorni, dopo di che bisognerà capire cosa succederà. Una mossa che non è piaciuta al Democratic National Committee, che ha accusato il presidente dicendo: “Nel mezzo di una pandemia globale Trump vuole fermare i finanziamenti all’organizzazione incaricata di combattere le pandemie”. Di diverso pensiero è invece lo stesso commander in chief, che parlando dell’Oms ha spiegato: “L’epidemia poteva essere contenuta alla sua origine con pochi morti. Si sarebbero salvate migliaia di vite e si sarebbero evitati danni economici. Ha gestito male e insabbiato”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TRUMP TAGLIA I FONDI DELL’OMS: “TROPPO FILOCINESE”

Donald Trump lo aveva minacciato qualche giorno fa e nelle scorse ore lo ha fatto davvero: ha tagliato i fondi degli Stati Uniti all’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo il tycoon a stelle e strisce, il massimo organismo mondiale in quanto a salute, sarebbe troppo filo-cinese, e tale aspetto sarebbe emerso durante la pandemia di coronavirus tutt’ora in corso. Un epilogo per certi versi prevedibile anche perchè, da quando il covid-19 ha iniziato a diffondersi anche nel Vecchio Continente e poi in America del nord, la tensione fra gli Usa e l’Oms è cresciuta sempre più, fino appunto all’esplosione delle scorse ore. Trump, del resto, ha sempre puntato il dito nei confronti dell’Organizzazione mondiale della sanità, accusandola di aver gestito l’emergenza in maniera disastrosa, mentre la stessa aveva attaccato il commander in chief quando aveva vietato l’ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori cinesi.



DONALD TRUMP TAGLIA FONDI OMS “TUTTI SANNO COSA STA SUCCEDENDO”

“Tutti sanno quello che sta succedendo là dentro – le parole di Donald Trump a riguardo – e la disastrosa decisione di opporsi alle restrizioni di viaggio dalla Cina”. In generale è stata comunque l’America intera a schierarsi contro l’Oms, a cominciare dai media, che non sono mai stati morbidi nei confronti dell’Organizzazione, sottolineando come più volte la stessa attese un mese di tempo, e migliaia di morti, prima di dichiarare la pandemia. Inoltre, è stato dato ampio risalto al presunto “complotto” fra l’Oms e la Cina, circa la diffusione tardiva di notizie sull’epidemia per non generare il panico globale, e nel contempo, è stato sottolineato l’incontro fra il direttore generale dell’Organizzazione, e Xi Jinping, presidente della Cina, nonostante i presunti silenzi sul covid-19 nei mesi di dicembre e gennaio. Ovviamente c’è chi si è schierato contro questa decisione del presidente degli Stati Uniti, come ad esempio il miliardario filantropo, Bill Gates, ex numero uno di Microsoft, che ha sempre sottolineato come in casi di emergenza come quello che stiamo vivendo ora, sia fondamentale la cooperazione internazionale fra più paesi.