Donatella Rettore ospite di X Factor 2022

Donatella Rettore tra gli ospiti della semifinale di X Factor 2022. La cantante di Kobra ha da poco pubblicato la sua prima autobiografia; un libro in cui si è raccontata a cuore aperto: dalle origini al grande successo internazionale. Non solo, nelle sue memorie c’è spazio anche per la sua famiglia, il rapporto con la mamma, il suo carattere sempre sopra le righe, ma anche le amicizie importanti e gli incontri che le hanno cambiato la vita fino alla malattia. Intervistata da Vanity Fair, l’icona della musica italiana ha raccontato: “scrivere il mio libro? E’ stato liberatorio, decisamente. In un mese ho messo tutto su carta, con la frenesia di chi ha voglia di raccontare”.



Nel mondo della musica è sempre stata una donna da parte delle donne e mai contro: “è sempre stato un gioco alla pari. Mi alleo con uomini e donne, conta la stoffa. In generale odio la ruffianeria, la malizia. Sono sentimenti inquinati che tengo ben lontani, come anche l’invidia o la rivalità”. Fuori dal mondo dello spettacolo c’è l’uomo della sua vita Claudio Rego: “è un complice essenziale anche nel lavoro, che dura da una vita. Quello per i miei cani, esseri sensibili e lungimiranti. Nei momenti di profonda depressione, quando l’attacco di panico stava per arrivare come un mostro inferocito, erano loro a capirlo per primi. Se non è lettura dell’anima questa”.



Donatella Rettore e la malattia:”parlare della morte non è più una cosa negativa, dentro c’è la vita”

Non solo gioie e successi nella vita di Donatella Rettore che ha dovuto fare i conti anche con il dolore e la malattia. La cantante, anche nei momenti di grande difficolta, non hai mai pensato alla morte: “a essere sincera, non ci ho pensato. In quel momento ho visualizzato i miei affetti e mi sono detta: mica posso lasciarli così. Trovando una forza che ha colto di sorpresa me per prima”.

Anzi di una cosa è sicura: “parlare della morte non è più una cosa negativa, dentro c’è la vita. Niente sa instillare la voglia di vivere come i pensieri di morte. È il modo giusto per amare quello che già hai. Mi piace pensare di essere un puntino di colore nel grigio, e tocco con forza il più estremo dei preconcetti”. Non è stato facile, ma è riuscita ad uscire dai momenti bui grazie all’aiuto di uno specialista: “riconoscere il disagio e lavorare alla cura, salva da tante situazioni con epiloghi potenzialmente drammatici. Poi la prevenzione, mai mi stanco di ripeterlo”.