Donatella Rettore: “Nella vita sono noiosa”
Donatella Rettore, a Bellamà, si racconta: “Devo perdonare a me stessa il fatto di essere autolesionista, mi gioco contro. Magari dico cose che non penso per fare sensazione e poi dico che sono stupida. Devo pensare fino a 20, anzi a 100. Questa cosa mi è costata cara. Questo aspetto ho provato a governarlo. Se devo dire una cosa la dico”. La cantante rivela di essere una maniaca della pulizia: “Casa mia è coloratissima, disordinatissima, ma non ci trovi un batterio. Vado di candeggina, Claudio dice che è una camera a gas. Il bagno e la cucina sono le cose che proprio devo pulire sempre. Le spugnette non devono mai rimanere umide, vanno esposte al sole. Quelle fanno funghi e batteri, vanno asciugate”.
La Rettore spiega di essere una trasgressiva con le parole e con l’immagine: “Con tutte queste trasgressioni uno può farsi anche male. Ma pensate che non ho mai preso neanche una multa per divieto di sosta. La trasgressione mia è a parole, a immagini. Sono una che segue le Legge, paga le tasse, va a votare. Io sono noiosa. Nella mia Italia c’era bigottismo. Quando uno è bigotto è perché non vuole aprirsi. Basta liberarsi“.
Donatella Rettore: “Claudio la mia vera trasgressione”
Donatella Rettore spiega che in famiglia, non tutti erano felici della sua scelta di lavorare con la musica: “Mia madre non poteva vedermi in televisione, non sopportava le mie minigonne. Io ho iniziato senza il sostegno di mia madre ma mio padre invece è sempre stato un uomo evoluto. Diceva: ‘Se vuole cantare, lasciamola cantare’. Mia madre invece voleva che facessi lo scienziato, l’architetto…”. La cantante, però, aveva anche altri progetti: “Il mio piano B? Era l’addestratrice cinofila. Inoltre io sono interprete parlamentare e simultanea. Io ho fatto il linguistico, poi ho fatto un corso di politica estera, dal tedesco all’inglese. Io avrei potuto farlo. Ricevevo richieste di lavori. Io ho fatto l’esame a Venezia anche con dei russi che parlavano inglese… Ho pure fatto una traduzione con un giapponese, un console. Ho fatto anche un corso di educatrice cinofila”.
Tra le tante trasgressioni non c’è quella sentimentale. La Rettore è insieme a Claudio Rego da più di quarant’anni e la proposta di matrimonio l’ha fatta proprio lei: “La vera trasgressione della mia vita è stata stare con Claudio per quarant’anni e risposarmi in chiesa a 50. Lui me lo chiede quasi subito. Io gli chiesi perché, volevo sentirmi dire che sono bella e sexy, lui pensava che non lo volessi e ci è rimasto male. Dopo è andata avanti, abbiamo lavorato, scritto canzoni… Un giorno abbiamo trovato tra il nostro pubblico un frate francescano che aveva fatto voto di castità e obbedienza. Mi disse ‘Vi posso sposare’. Io accettai ma gli dissi di venire a Como”.