Donatella Rettore è tra le protagoniste di Techetechetè su Rai1 con le sue canzoni di successo. Icona gay e non solo, Donatella Rettore è una delle dive della musica rock italiana degli anni ’80 e non solo. La sua musica si è fatta ascoltare non solo in Italia, visto che le sue canzoni hanno superato anche i confini nazionali conquistando l’Europa. Del resto brani come “Kobra” a “Lamette” fino a “Splendido splendente” sono delle hit ancora oggi attualissime. Proprio quest’anno la Rettore è tornata come Guest al Festival di Sanremo 2021 dove è stata invitata da La Rappresentante di Lista nella serata delle cover per cantare una versione tutta nuova di “Splendido Splendente”.
Un rapporto molto strano quello tra Donatella e il Festival di Sanremo per stessa ammissione dell’artista che, intervistata da Rolling Stones, ha rivelato: “detestavo il pubblico di Sanremo e poi, le prime file, sono le più antipatiche, quelle degli ospiti vip. Così tiravo loro le caramelle come fosse una sassaiola. E vedevo queste persone che, con le mani, cercavano di ripararsi in ogni modo”. In particolare la cantante ha ricordato la sua ultima partecipazione a Sanremo 1994 nella categoria Big con il brano “Di notte specialmente”: “avevo quasi sempre cantato verso mezzanotte, e avevo l’ansia tutto il tempo, chiesi a Pippo Baudo di potermi esibire in anticipo durante la finale. Pippo mi accontentò e l’ultima sera del festival mi fece cantare per prima. Ricordo che Anna Oxa, co-conduttrice di quell’anno, mi presentò molto bene”.
Donatella Rettore: “Se di questi tempi non ci divertiamo…”
A Sanremo Donatella Rettore ci è tornata come ospite nel 2021 nella serata delle cover grazie a La Rappresentante di Lista. “Mi hanno chiamato perché, da piccoli, ascoltavano le mie canzoni. La mamma era una rettoriana, una rockettara per cui sono una cantante di famiglia” – ha raccontato Donatella che ha aggiunto – “non abbiamo avuto alcun tipo di difficoltà a parlarci per telefono, a pensare di usare il kazoo. È stato un incontro basato sulla collaborazione, sul divertimento, perché ci divertiamo a cantare. Se di questi tempi non ci divertiamo nemmeno più a cantare sarebbe grave, eh?!”.
Infine parlando di una delle sue hit senza tempo “Splendido Splendente” ha rivelato: “continua a rappresentare me e un momento di grande ispirazione mio e di Claudio Rego. Un momento in cui, alla fine degli anni ’70, si stava aprendo una porta: arrivavo dalla Francia, dalla Germania, dall’Inghilterra, stavano arrivando il punk, il post punk, i capelli colorati, la fantasia iniziava a galoppare, tutti volevano fare di più”.