Donatella Rettore racconta la sua battaglia contro il tumore a Storie Italiane. «Sono stata aiutata molto. Mi sono fatta spesso male nella mia vita, ma una cosa così pesante non mi era mai capitata. Forse neppure me ne sono resa conto benissimo, ma ringraziamo i medici che mi hanno tenuta tranquilla», ha raccontato l’artista in collegamento con Eleonora Daniele. Donatella Rettore si è operata il 3 marzo, il 13 è tornata in sala operatoria perché quel tumore era maligno. «Se non avessi fatto la visita ginecologica non me ne sarei mai accorta da sola. Sembrava una cosa da togliere, perché poteva degenerare. Il 13 mi hanno richiamata dicendomi di tornare perché il problema era maligno e c’era il rischio delle metastasi». Ora però il peggio è passato: «Sono “pulita”, ora devo stare sotto controllo. Io ero spaventata, non sapevo se ne sarei uscita viva. Ora ogni tre mesi devo fare un controllo».
DONATELLA RETTORE, IL TUMORE E IL CORONAVIRUS
L’operazione è andata bene, quindi Donatella Rettore non deve sottoporsi a cicli di chemioterapia o radioterapia. «Avevo paura, non so se sarei stata pronta. Non credo», ha commentato a Storie Italiane. L’artista ha anche scherzato durante il suo racconto. Lo ha fatto a proposito del suo medico: «Un gran figo. E mio marito Claudio Rego? Dai, si è presentato bene, fa sicuramente piacere». Ma Donatella Rettore si è fatta nuovamente seria parlando del Covid-19. La cantante è finita in ospedale durante l’emergenza coronavirus: «Sembrava un campo di concentramento. Ci siamo guardate tutte senza parlare», ha detto a proposito della situazione in ospedale. Ma ha anche lanciato un messaggio agli italiani: «È un momento critico, ma ce la facciamo. Siamo italiani e siamo forti». Non poteva mancare un aneddoto sul marito Claudio Rego: «Tornando da Taranto a Roma. Mi si è avvinghiato con la mano sulla spalla e non si è staccata mai».