L’imitazione di Donatella Versace è una delle più applaudite, quando si pensa al repertorio di Virginia Raffaele. Avremo modo di rivedere lo sketch nella seconda serata di Rai 2 di oggi, lunedì 25 maggio 2020, grazie a Facciamo che io ero… un’altra volta. Nello stacchetto, la Raffaele mette in scena il Donatella Late Night Show, un finto programma in cui il suo personaggio intrattiene pubblico e ospiti. Dopo la dovuta sigla con tanto di balletto, la finta Versace inizia il programma parlando in inglese, salvo poi rendersi conto di essere a Roma. “La vita è incredibile, l’ultimo ricordo che ho io è di me che ballo sul tavolo con la scimmia di Lady Gaga e ora sono a Roma”, sottolinea. “In questo momento sono molto libera“, aggiunge, “ieri ho sbagliato una lavatrice. Ero disperata. Poi cosa ho pensato, ho pensato di firmarla e… genio! E’ nata la mia nuova collezione”.
Donatella Versace, l’imitazione di Virginia Raffaele: il Late show
La finta Donatella Versace il suo Late Show con battute divertenti: “Che differenza c’è fra Cher e Pamela Anderson? Due cicatrici”, dice Virginia Raffaele. Poi spara a raffica: “L’ultima modella che ho preso è talmente magra che per fare ombra deve passare due volte nello stesso posto”. Le battute non mancano, così come le barzellette vecchio stile. Il momento si fa più intenso durante ‘il momento dell’ospitone’, che per l’occasione è un sex symbol, un modello e un sogno proibito di chi riesce a chiudere gli occhi. “L’ho vestito, ma non l’ho ancora mai spogliato“, dice, prima di introdurre Gabriel Garko. “Sei elegantissimo. Sei pazzesco. Versace?”, chiede. Alla risposta negativa di Garko, la finta Donatella esordisce con un “Infatti è bruttissimo, orribile”. Inizia quindi l’intervista, che parla ovviamente di moda. “Lo vuoi sapere che rapporto io ho con la moda”, chiede la comica in modo retorico, per poi rispondere subito dopo: “E che ne so, chi la conosce”. Gabriel invece rivela un piccolo aneddoto della sua infanzia: in quegli anni andavano di moda i gonnelloni e lui li tirava giù. Così la madre ha pensato di mettergli il guinzaglio.