Donatella Versace, quando convinse il fratello Gianni a portare top-model in passerella

Donatella Versace è una rinomata stilista italiana che svolge da sempre un ruolo fondamentale nell’omonima azienda di famiglia, fondata dal fratello Giovanni Maria Versace nel 1978. La classe 1955, considerata una delle stiliste più ricche al mondo, con un patrimonio vicino ai 400 milioni di dollari, ricopre un incarico di assoluta importanza per quanto concerne la definizione dell’immagine della Maison Versace. Infatti Donatella Versace supervisiona personalmente le campagne pubblicitarie, allo scopo di imprimere i tratti più esclusivi e caratteristici del brand al proprio pubblico di riferimento.



Fu proprio lei a convincere Gianni a coinvolgere nel progetto Versace fotomodelle di fama mondiale, affinché il brand acquisisse esclusività e diventasse ancora più attrattivo. Dopo la morte del fratello, avvenuta nel 1997 a Miami Beach, Donatella gli dedica la sua prima collezione, mentre l’altro fratello Santo Versace assume la conduzione dell’azienda.



Donatella Versace, le mosse strategiche in azienda dopo la morte del fratello Gianni

Donatella Versace così libera il suo estro creativo e da quel momento in avanti, in passerella, spiccherà il concetto secondo cui la bellezza è nella diversità”. Non vengono tuttavia abbandonati gli abiti stratificati del fratello Gianni, ma la stilista darà fin da subito la sensazione di guardare coraggiosamente al futuro, imboccando una nuova strada creativa che porterà la figura femminile a mostrarsi per quello che si vuole essere ed esprimere. La famosa stilista riesce quindi nell’intento di imprimere un nuovo stile riconoscibile e deciso, proponendo colori, forme a clessidra e iper-femminili, e soprattutto rilanciando i valori della felicità, del coraggio, dell’energia e dell’orgoglio, racchiusi in tutti i suoi abiti.

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