Il professor Donato Greco, epidemiologo e componente del Comitato tecnico-scientifico, si schiera dalla parte di scienziati che si dicono contrari ai test antigenici in quanto poco affidabili. «Il green pass ottenuto facendo il vaccino – racconta lo scienziata ai microfoni del Corriere della Sera – non è paragonabile al green pass riconosciuto a chi ha eseguito un tampone. Non danno garanzie lontanamente paragonabili. E anche tra i tamponi, non sono paragonabili i molecolari, molto più affidabili perché esaminano un frammento dell’acido nucleico, e gli antigenici che rilevano una parte della proteina spike».



Ovviamente il rischio è che i secondi possano fornire dei falsi negativi ma anche falsi positivi. «L’affidabilità dell’antigenico – dice a riguardo Greco – non è una mia opinione, è un fatto. In questo momento il tampone per ottenere il green pass è necessario. In futuro, con il raggiungimento di quota 90% dei vaccinati, potrebbe essere eliminato almeno quello antigenico».



DONATO GRECO: “POSSIBILE CONVINCERE I NO VAX, ECCO COME”

Secondo Greco resta plausibile riuscire a convincere i non vaccinati, soprattutto quelli non radicali, ma coloro che sono semplicemente dubbiosi o che hanno paura del vaccino: «I positivi sono di più rispetto a un mese fa ma sono dieci volte meno rispetto a un anno fa. Per non parlare degli effetti della malattia. Ed è tutto merito del vaccino. Poi nessun vaccino garantisce una protezione assoluta e tutti richiedono richiami. Basta pensare al morbillo: nonostante sia immunizzato il 95% della popolazione, ci sono state epidemie di morbillo, l’ultima nel 2019. Io sono convinto che dubbiosi e diffidenti possano essere convinti solo dal medico di famiglia, dal pediatra. Un lavoro da svolgere porta a porta».



Infine, in vista del Natale, Greco si dice tutto sommato tranquillo: «Mi aspetto feste serene, mantenendo le limitazioni attualmente in vigore, osservando l’obbligo di mascherine e il distanziamento», in ogni caso non è escluso un peggioramento della situazione generale: «È possibile che alcune regioni passino in giallo già prima di fine dicembre. Siamo in una condizione di fragile equilibrio. Condizione eccezionale, se pensiamo solo a un anno fa».