Che cosa accadrebbe se il coronavirus e il virus dell’Hiv si “incontrassero”? Le conseguenze potrebbero essere devastanti secondo quanto documentato dagli scienziati in Sudafrica. Infettivologi e genetisti hanno scoperto, infatti, mutazioni di Sars-CoV-2 potenzialmente pericolose in una donna di 36 anni con Hiv incontrollato. Per quasi otto mesi non è riuscita a liberarsi del Covid. In questa fase, forse a causa della sua risposta immunitaria compromessa dall’Hiv trattato senza successo, ha cominciato a sviluppare mutazioni. Si sono creati, infatti, molti cambiamenti genetici nel virus. Ne parla il Los Angeles Times, spiegando che questo caso conferma ulteriormente che nessuna nazione può restare indietro nella vaccinazione, perché si possono generare e diffondere mutazioni pericolose.



La donna, rimasta positiva per 216 giorni, è stata ricoverata in ospedale per nove giorni a settembre, ma non si è mai ammalata in forma grave di Covid. Il virus, però, ha subito 13 cambiamenti genetici legati alla proteina Spike, ulteriori 19 altrove. Mutazioni che potrebbero modificare anche il comportamento del coronavirus.



COVID E HIV, RISCHI E SCENARI

Questa vicenda fa pensare che il flagello dell’Hiv potrebbe complicare la nostra battaglia contro la pandemia Covid. Finora c’erano scarse prove riguardo il fatto che l’Hiv potesse complicare la traiettoria della pandemia. Ma se questo caso dovesse rivelarsi tipico, allora lo scenario potrebbe cambiare. I pazienti Hiv, le cui infezioni non sono controllate con i farmaci, potrebbero diventare, secondo Tulio de Oliveira, genetista dell’Università di KwaZulu-Natal a Durban che ha guidato la ricerca, «una fabbrica di varianti per il mondo intero». Si stima che nel mondo ci siano 8 milioni di persone sieropositive ma inconsapevoli di avere il virus. Altri 1,7 milioni assumono farmaci che non sono efficaci. Dunque, c’è il timore che l’Hiv di circa 10 milioni di persone possa generare nuove varianti. Secondo Jonathan Li «diventerebbe una sindemia», parola con cui si intende la concomitanza di due epidemie che hanno il potenziale di peggiorarsi l’una con l’altra. «Questa potrebbe essere un’occasione d’oro per controllare l’epidemia di HIV e proteggere il mondo dalle varianti», ha dichiarato.

Leggi anche

Covid, aumento casi variante Xec in Italia: il nuovo sintomo? Perdita di appetito e...