Sta facendo il giro del web lo sfogo di una donna di Alzano Lombardo, figlia di un malato di coronavirus morto nell’incredibile sequela di lutti che sta colpendo la Val Seriana a causa dei contagi da covid-19. “Sicuramente non era giusto morisse così, sono morti come dei porci, dei cani, un numero in mezzo a tante persone ma la gente continua a dire, “erano vecchi, erano malati”. Non era vecchio, non era malato, era mio padre e vaffanculo a chi dice così. Siamo stati chiusi da una parte, ma quando il 13 marzo a mezzanotte è arrivato quello delle pompe funebri ha detto a mio fratello: passeranno tre settimane prima che riusciamo a cremarlo, solo oggi abbiamo chiuso 63 bare. E bisogna pensare che si tratta di una sola agenzie di pompe funebri, ci sono anche le altre. Tutto il giorno si sentono solo ambulanze andare e venire e solo campane a lutto, questa è la situazione nella Val Seriana.”
LA DONNA DI ALZANO LOMBARDO “E’ UN MASSACRO, FOLLE NON FARLA ZONA ROSSA”
Prosegue la testimonianza: “Non so se la gente fuori non se ne rende conto, ma da Bergamo fino ai paesi, Alzano, Nembro, Cene, Albino, Cusone, Legge, stanno morendo. E’ morto il sindaco di Cene, non aveva problemi. Altri miei amici hanno i genitori che stanno morendo, sto raccontando e mettendo la faccia su questo perché non è la mia storia, ma quella di tante persone. Apro la mia pagina Facebook ed è un elenco di annunci di condoglianze, è un massacro. Nell’altro paese sono stati bravissimi a istituire la zona rossa, non capisco perché non l’hanno fatto anche in Val Seriana dove avrebbero salvato tanti papà. Vi prego di non sottovalutare questo virus, l’ho fatto anch’io all’inizio. Ridevo, mettevo post ironici, invece non è un’influenza normale, non è vero che uccide solo persone molto anziane e malati, anche ragazzi di 25-30 anni sono finiti in ospedale con la paura che non farcela. Il mio appello è quello di non uscire per non propagare il contagio e chiedo allo Stato che ha sbagliato con noi della Val Seriana e della provincia di Bergamo almeno di rifarsi, di dire ok, a Bergamo questo mese chiudo tutto, non faccio pagare le tasse vi aiuto ma che qualcosa faccia. Ancora è tutto aperto, ancora tutto è in giro ma io non penso che i soldi siano più importanti della salute.”